Nuovo ospedale, Fd’I “Stralciare le aree della Pertite e Lusignani”

quanto al Protocollo d’intesa in esame, di recente prorogato nella sua efficacia temporale, giova ricordare che lo stesso prevede che ;

sempre con riferimento al Protocollo d’intesa summenzionato:
a) la Regione Emilia-Romagna si impegnava a: ;
b) il Comune di Piacenza si impegnava a: ;

il quadro esigenziale, per la riallocazione delle funzioni svolte nei compendi “Ex Pertite” e “Lusignani”, disponeva:
. Il quadro esigenziale prevedeva altresì che <….Qualora il Comune non riuscisse ad individuare un’area adeguata, a cura del G.d.L. * potrà essere verificata la possibilità di realizzare la pista carri in un’area già in uso alla Difesa, previa esecuzione dei lavori eventualmente necessari in relazione alla nuova esigenza>. (Legenda G.d.L: “Gruppo di Lavoro”);

il Direttore Generale Cura delle Persona, Salute e Welfare della Regione Emilia-Romagna (determina n. 2761 del 27 Febbraio 2017) istituiva il Gruppo di Lavoro Interassessorile (di cui al più volte citato protocollo d’intesa) ;

nel programma amministrativo depositato dalla candidata sindaco Patrizia Barbieri in occasione delle elezioni amministrative dello 11 Giugno 2017 – affisso all’Albo Pretorio ai sensi dell’articolo 73, comma 2, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 – con riferimento al tema che qui interessa, si legge:
– a pagina 16 di 49, <4. Il nuovo Ospedale. Il nostro atteggiamento è di estrema prudenza e cautela. La Regione ha fatto una dichiarazione senza dare certezza di fondi, senza chiarire dove vedrebbe la nuova realizzazione e soprattutto senza dire cosa intenderebbe fare dell’attuale ospedale. Noi ci opponiamo a che vengano adottate decisioni senza il coinvolgimento di tutto il territorio e soprattutto senza chiarezza e certezze sulle sorti dell’attuale compendio. Non consentiremo che si abbandoni a se stessa la zona ove si trova ora l’ospedale nè tanto meno che vengano male impegnati i soldi dei piacentini. Non pensi la Regione che subiremo decisioni su scelte non condivise, nè tanto meno che saremo disposti a perdere professionisti e tecnologie. Anzi, intanto che si discute sull’argomento, chiederemo di vincolare i promessi 250 milioni (di euro, nds) per l’ospedale di Piacenza>;
– a pagine 25 di 49, < AREE MILITARI. La città smurata.
E’ innegabile che, nell’ambito del progetto di recupero e utilizzo di spazi oggi preclusi, un ruolo fondamentale assumono le aree militari, che oltre a testimoniare il ruolo di Piacenza nei secoli, fanno – per certi aspetti – di quest’ultima una città .
Il recente protocollo sottoscritto dal Comune con il Ministero della Difesa ed altri enti, l’ennesimo al riguardo, non aggiunge molti di più rispetto agli impegni in precedenza assunti. Certo l’autorità Militare si dichiara disposta a cedere spazi ed immobili attualmente nella sua disponibilità, ma solo un’azione determinata del Comune può impedire che tutto rimanga come è.
In primo luogo, intendiamo ottenere:
a) il rilascio del bastione, del Castello Farnesiano e dell’area verde parallela a Via XXIV Maggio, così da proseguire il completamento del Parco delle Mura;
b) il rilascio della parte antica della caserma Niccolai (Piazza Casali) e dell’attigua Piazza d’armi, anche per una compiuta valorizzazione del compendio storico-artistico di San Sisto.
Quanto all’area dell’ex Pertite essa va esclusa dal novero di quelle sulle quali realizzare il nuovo ospedale di Piacenza. Alfine di una sua utilizzazione a parco pubblico, il Comune si riserverà di mettere disposizione dell’autorità militare un’area da utilizzare come pista prova carri, analoga a quella che oggi è utilizzata nell’ex Pertite.
Ogni altra azione, in ragione dei protocolli in essere, sarà sviluppata tenendo conto dell’effettivo interesse pubblico>;

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.