Stabilizzazione precari ad Amazon, Cisl e Ugl chiedono un incontro

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Ugl Terziario Piacenza sull’azienda Amazon di Castel San Giovanni (Piacenza).

Il sindacato chiede di poter prendere visione del verbale dell’Ispettorato nazionale del Lavoro emesso in seguito alle verifiche effettuate nell’azienda e nel quale si ipotizzerebbe la stabilizzazione di 1300 precari.

La nota stampa – Le risultanze dell’ispezione cominciata a dicembre 2017 da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dopo lo storico sciopero del 23 novembre, che si chiuderebbe con un verbale che aprirebbe la strada alla stabilizzazione di oltre 1300 contratti precari, rappresentano uno scenario che da un lato conferma la validità delle iniziative sindacali che hanno accesso i riflettori sulla multinazionale americana e dall’altro dimostrano che la scelta, per lungo tempo adottata, dall’azienda, di rifiutare il confronto con i sindacati e di centellinare le informazioni aveva, come suol dirsi, un suo “perché”.

Rammentiamo che, dopo il tormentato iter per arrivarci, si tenne lo scorso 19 febbraio l’incontro congiunto con l’azienda presso la Prefettura di Piacenza.

Ebbene, 6 giorni prima, Ugl terziario avanzò una serie di richieste d’informazioni mai fornite da Amazon. La prima si riferiva ai contratti in somministrazione! A questo punto riteniamo che sia necessario prendere visione del verbale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e chiedere a breve un incontro con l’azienda.

Ovviamente la scrivente O.S., alla luce delle determinazione degli Ispettori del Ministero del Lavoro, offre tutta la propria assistenza ai lavoratori precari per l’esercizio dei loro diritti rivolgendosi velocemente alla nostra struttura di Piacenza.

Se tutto confermato, la questione assumerebbe i connotati di una rivincita dei “green badge” che, come tutti i lavoratori precari, fanno enorme fatica a vedere applicati i loro diritti e che in molti, con rammarico, nelle giornate di sciopero varcarono i tornelli con la coscienza di non poter sostenere i colleghi che, a quanto pare, restarono fuori anche per loro! Riteniamo che, a questo punto, sia necessario ed urgente procedere con le opportune verifiche presso gli stabilimenti di Vercelli e Passo Corese dove l’azienda applica un ccnl diverso (quello trasporti e logistica) ma usa e, sembra, abusi del lavoro in somministrazione.

AMAZON, BENEDETTI (FISASCAT CISL PARMA E PIACENZA): “Insieme alla Felsa Cisl per rivendicare la stabilizzazione dei lavoratori in somministrazione utilizzati oltre i limiti quantitativi previsti dal Ccnl del terziario, distribuzione e servizi”

La nota stampa – «La notizia di oggi apre nuove speranze per il personale in somministrazione utilizzato impropriamente così come accertato dall’Ispettorato del Lavoro. La Fisascat Cisl, che nei mesi scorsi ha sostenuto una vertenza per migliorare le condizioni di lavoro del personale dipendente culminata con la sottoscrizione di un accordo tra le rappresentanza sindacali aziendali del magazzino di Castel San Giovanni e i vertici del colosso dell’e-commerce sulla flessibilità contrattata, solleciterà un incontro con la direzione aziendale per chiarire quanto accaduto» ha dichiarato la segretaria generale della Fisascat Cisl Parma Piacenza Francesca Benedetti.

«Valuteremo, in virtù del verbale di accertamento dell’Ispettorato del Lavoro, le azioni da intraprendere per supportare la federazione dei lavoratori in somministrazione Felsa Cisl che già si è messa a disposizione per rivendicare la stabilizzazione del personale somministrato utilizzato oltre i limiti quantitativi previsti dal contratto del terziario, distribuzione e servizi» ha concluso la sindacalista.

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