Un terzo dei piacentini adulti è senza diploma. Cresciuta la formazione continua

Un terzo dei piacentini adulti (tra i 25 e i 64 anni in età produttiva) è senza diploma.

In pieno periodo di esami di maturità (lunedì è il giorno della terza prova anche a Piacenza), la statistica sui livelli di istruzione in Italia, nei singoli territori provinciali, è visibile attraverso la mappa pubblicata da Infodata de “Ilsole24ore” (a fondo pagina).

Dal grafico si può vedere che a Piacenza la percentuale di diplomati è del 65,6%, quindi un terzo ne è privo.

I numeri sono ricavati dai dati Istat contenuti nel rapporto Bes 2017 che registra come ancora 4 italiani su 10, dai 25 ai 64 anni, non posseggono un diploma.

Al livello nazionale al Sud quasi il metà percento della popolazione non è diplomata e la regione con la percentuale più bassa è la Puglia dove il 48% della popolazione ha almeno un titolo di studio superiore.

In fondo alla classifica si trovano le province di Barletta Andria Trani (40% diplomati), Nuoro (42 %), Trapani (43,4%), Foggia (44, 3%), Caltanissetta (44%) e Taranto (45,9%).

In cima si collocano invece le province di Roma (72,1% diplomati), Trieste (71,6%), Bologna (71,4 %) e Milano (69,3%).

La regione con il più alto numero di diplomati è il Lazio (69,1%) seguito da Trentino Alto Adige Südtirol (68,2%) e Umbria (67,9%).

L’Emilia Romagna si posizione leggermente al di sotto della media nazionale con il 66,4% della popolazione che ha almeno un diploma.

Confrontando il dato della nostra provincia con le altre vicine è Parma con il 68% (di diplomati) che ottiene la percentuale più elevata, mentre Lodi e Pavia sono dietro di noi, entrambe con il 65,1 %. E pure Cremona con il 64,6.

LA MAPPA

In media in Italia si fa poca formazione continua – aggiunge il quotidiano economico -, in particolare nelle aree dove la popolazione ha titoli di studio più bassi.

Sempre il rapporto BES mostra che al sud nel 2016 la percentuale di persone che partecipano a corsi di formazione da adulti è sostanzialmente la stessa del 2004, mentre nel resto d’Italia, specie dopo la crisi, l’offerta di questo tipo è cresciuta notevolmente.

Al nord e al centro si sfiora il 10% dei cittadini dai 25 ai 64 anni (per tutti i titoli di studio) che ha usufruito di corsi di formazione continua nel 2016, mentre nel meridione siamo al 6,2%. In Sicilia, la regione dove nel complesso la partecipazione è più bassa, non si tocca neanche il 5%.

Ancora una volta è interessante il dato provinciale: anche all’interno della stessa regione ci sono importanti disparità, e la buona notizia è che la provincia italiana traina in questo senso tanto quanto i grossi centri urbani, perlomeno nelle regioni del centro nord.

Piacenza si attesta al 9 per cento di adulti che ha usufruito di corsi di formazione continua nel 2016, un dato nettamente migliore rispetto al 2004, quando eravamo fermi al 3,9, la cenerentola della nostra regione.

 

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