La montagna che cerca il rilancio, a Zerba nasce la nuova osteria fotogallery

Una festa per l’apertura di un’osteria in uno degli angoli più incantevoli della nostra provincia, Zerba.

Ma anche uno dei comuni di montagna dove lo spopolamento ha pesato di più negli ultimi anni: per questo l’avvio di un’attività economica è un segnale in controtendenza.

All’altitudine di quasi mille metri della Val Boreca nel pomeriggio di sabato 14 luglio sono arrivate tutte le più importanti autorità: il vescovo Gianni Ambrosio, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, l’assessore regionale Paola Gazzolo, il presidente della Provincia Francesco Rolleri e tanti sindaci della Val Trebbia e dei comuni limitrofi.

Tutti a festeggiare insieme a Claudia Borrè, sindaco di Zerba, la cui famiglia ha avviato una nuova attività di ristorazione al servizio del paese e per far crescere una vocazione turistica con tante potenzialità: l’osteria La S’cianza.

Siamo nel territorio delle quattro province, dove si toccano nell’arco di pochi chilometri Liguria, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte, e le influenze e richiami a diverse tradizioni storiche, del folklore e gastronomiche rendono questi posti unici.

Il tweet di Bonaccini

La nuova osteria è stata avviata anche grazie al contributo che Zerba si è aggiudicato sulla base del bando regionale di ripartizione del fondo per la montagna.

La nuova osteria di Zerba

Il fondo ha messo a disposizione un milione di euro per sostenere e promuovere il commercio locale, attraverso incentivi per l’avvio, il mantenimento o l’ampliamento degli esercizi commerciali anche in forma di multiservizi (acquisto di arredamenti, attrezzature di lavoro; strumenti per realizzare internet point; promozione dell’e-commerce), consegna su ordinazione delle merci a domicilio, servizi di trasporto per raggiungere le sedi dei mercati nei territori montani dove risultano assenti o non adeguati alle esigenze della popolazione, in particolare a quella delle frazioni.

Nelle foto alcuni dei momenti dell’inaugurazione con il taglio del nastro e la preghiera del vescovo Gianni.

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