La romantica festa giapponese del Tanabata alla Galleana fotogallery

Una serata romantica, all’insegna della tradizione giapponese, quella di sabato 7 luglio 2018 nel Parco della Galleana.

La festa giapponese al Parco della Galleana

L’Associazione Italo-Giapponese “Nichii Studio” ha voluto omaggiare e far conoscere ai piacentini la festa del Tanabata: la festa delle “stelle innamorate”, una delle ricorrenze più romantiche del calendario giapponese che fa parte delle cinque festività nazionali più importanti dell’anno chiamate “Gosekku”.

Con la luce del tramonto, poi quella delle torce e candele, in una serata dai contorni decisamente estivi, immersi nella natura del Parco della Galleana, si è tenuto una graziosa corale con contestuale lettura di poesie giapponesi.

Tre giovani studenti giapponesi del Conservatorio Nicolini, rigorosamente in kimono – Akaho e Erika le due cantanti e Yuya al pianoforte – per un’oretta hanno piacevolmente allietato il folto pubblico, gran parte del quale ha cenato approfittando della possibilità di sorseggiare sake, gustare buon sushi e altre deliziose pietanze nipponiche preparate dal ristorante giapponese Sosushi di Piacenza.

Tanabata, che letteralmente significa “settima notte”, ha origine da una leggenda orientale che narra della storia di due giovani innamorati sfortunati obbligati a rimaner separati, ai quali tuttavia è stato concesso di potersi ricongiungere una sola volta all’anno: il settimo giorno del settimo mese lunare del calendario lunisolare.

Come la maggior parte dei miti, anche questo dei due amanti prende spunto da un avvenimento reale e ricorrente. Nella fattispecie, in astronomia i due amanti sono identificati con le stelle Vega e Altair, corpi celesti che la Via Lattea separa tutti i giorni dell’anno tranne uno: quello del Tanabata.

La festa giapponese al Parco della Galleana

In virtù di questo legame che lega tale leggenda all’osservazione dei corpi celesti, l’Associazione Italo-Giapponese ha coinvolto il Gruppo Astrofili di Piacenza in questa serata a tema.

Una volta posizionati due potenti telescopi e atteso che il Sole tramontasse, i membri del Gruppo Astrofili hanno concesso ai tantissimi curiosi, grandi e piccini, di poter osservare dapprima il luminosissimo Venere, poi Giove con le sue quattro lune e quindi Saturno circondato dai suoi maestosi anelli. Infine, uno sguardo alle stelle Vega e Altair.

Il team del Gruppo Astrofili di Piacenza ha quindi spiegato agli interessati, proiettando suggestive diapositive su un maxischermo, le peculiarità dei pianeti del sistema solare e delle stelle confinate nello spazio più profondo, alcune di esse fotografate (con la tecnica della lunga esposizione multipla) avvolte da spettacolari e colorate nubi gassose.

La festa del Tanabata, inoltre, coincide anche con la giornata dedicata alle arti manuali, nella quale le ragazze pregavano per diventare brave nel cucito e nell’artigianato e i ragazzi nella calligrafia scrivendo i loro desideri su strisce di carta che venivano appese ai rami di bambù.

Questa usanza, che è stata tramandata sino ai giorni nostri, prevede che ognuno scriva i propri desideri sui dei foglietti detti “tanzaku” per poi venir appesi su dei fili collegati tra le fronde delle piante. Leggenda vuole che il vento, soffiando tra le foglie, prenda con sé i desideri per realizzarli.

La festa giapponese al Parco della Galleana

“Partecipiamo con piacere ogni qual volta ci si chiede di far conoscere il cosmo portando i nostri telescopi – ha spiegato Renato Bersani, vicedirettore dell’Osservatorio Astronomico di proprietà del Gruppo Astrofili di Piacenza, situato a Lazzarello di Pecorara – Le sere di tutti i venerdì di agosto, come da consuetudine, chiunque può venire al nostro Osservatorio a Pecorara per scrutare di persona l’universo e i corpi celesti.

Il 10 agosto, la notte delle “stelle cadenti”, si potrà osservare lo sciame delle meteore e contestualmente organizzeremo la “tombola delle meteore”, un simpatico gioco a scopo didattico.

Sempre all’Osservatorio Astronomico, per il 24 agosto, è in programma una cena a base di polenta e cinghiale, con successivo dopocena da trascorrere osservando il cielo notturno. Il 27 luglio ci sarà un’eclissi totale di Luna.

Quel giorno il nostro satellite naturale sorgerà già in fase di entrata in eclisse e ci rimarrà per alcune ore. Fenomeno che anche ad occhio nudo sarà ben visibile.

La luna assumerà la caratteristica colorazione rossa, per un particolare fenomeno di rifrazione della luce solare che attraversa l’atmosfera terrestre. Infine – ha chiosato Bersani – a gennaio e a febbraio di quest’anno abbiamo assistito ad un particolare fenomeno: la cosiddetta “Blue Moon”.

Così viene denominata la seconda luna piena del mese, nome dato sin dall’antichità dai popoli anglosassoni, anche senza essere mai stata caratterizzata da nessuna tonalità blu”.

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