Quando il dolore per la morte della propria figlia diventa poesia, ecco lo spettacolo “Gaia Luce” foto

2014. La sera di Natale, Gaia è divenuta invisibile. Valentina Carraro racconta la propria storia di madre e il tempo della rinascita con la voce viva dell’Amore. Madre e figlia sono in cammino, attraverso una connessione che non si interrompe.

Valentina è la madre di Gaia Molinari, giovane piacentina uccisa in Brasile quasi 4 anni fa. Dal doloroso percorso compiuto da Valentina nasce “Gaia Luce”, una rappresentazione che vuole essere messaggio di speranza e amore.

Lo spettacolo, inserito nella rassegna Lultimaprovincia dei Manicomics, si terrà giovedì 6 e venerdì 7 settembre al teatro San Matteo di Piacenza. Inizio delle rappresentazioni ore 21.

“Abbiamo scelto di fare uno spettacolo per dare colore visibile alla vita che prosegue oltre la morte. Perché questo sappiamo incrollabilmente e crediamo che il teatro possa coinvolgere in un sentimento di speranza e gioia chi è nella disperazione” spiegano le autrici Francesca Caratozzolo, Erika Bettin e Valentina Carraro, madre di Gaia. La regia invece è stata affidata ad Allegra Spernanzoni.

“Lo spettacolo teatrale GAIA LUCE nasce dall’esigenza di condividere il messaggio di fede e di amore di una mamma travolta dalla morte della propria figlia, uccisa brutalmente nel fiore dell’età. Una testimonianza di come sia possibile trasformare un’esperienza di immenso dolore in un’occasione altrettanto grande di crescita spirituale e personale. L’intento è quello di essere d’ispirazione, forse anche d’aiuto, offrendo una lettura della morte e un approccio al lutto che vanno oltre gli stereotipi della nostra cultura e della nostra dimensione prettamente materiale” – spiegano i promotori.

La drammaturgia poggia sulla vicenda di Gaia e sui pensieri più intimi di Valentina ripercorrendo tutte le fasi del lutto dallo shock al diniego, la rabbia, il patteggiamento, la depressione e infine l’accettazione. Invita a pensare che Gaia è ancora qui tra noi, solo in una forma diversa, come l’acqua che bollendo perde consistenza e si trasforma in milioni di goccioline sospese nell’aria che noi respiriamo.

Nella storia di Gaia c’è anche un altro spunto di riflessione forte per il fatto che è stata uccisa, e ad oggi non è dato sapere da chi e perché. Ciò che invece c’è stato sin da subito, in maniera spontanea, è il perdono. Mamma Valentina in cuor suo ha perdonato l’assassino, il che non significa che non vorrebbe che venisse arrestato per impedirgli di fare ancora del male, ma ciò che conta è che Valentina questa persona l’ha perdonata, rifiutandosi di trattenere nel proprio cuore odio, rabbia e rancore che sono un veleno per l’anima e l’evoluzione spirituale.

Sul palco ci saranno Valentina, la mamma, che si racconta, Francesca Caratozzolo, attrice e cantante che interpreta la Valentina più intima e sofferente, ed Erika Bettin, attrice-ballerina-acrobata che interpreta lo spirito danzante di Gaia.

La cornice verrà illustrata in diretta da Sophie Raynal, illustratrice professionista francese, amica cara di Gaia. La regia è a cura di Allegra Spernanzoni della Compagnia Teatrale Manicomics, che in questo lavoro accompagna per mano Valentina ed esprime al massimo tutta la sua sensibilità e la sua grande competenza ed esperienza in materia teatrale e di mamma.

Realizzato in collaborazione con Manicomics Teatro e Casa Clizia A.P.S., i costumi sono a cura di Graziella Trecordi “Santantonino 34-Piacenza”, Immagine a cura di Enrica Azimi.

L’ispirazione è arrivata tramite Miriam Stefanoni della compagnia “Le Stagnotte” nel 2016, con la piena collaborazione e l’amorevole supporto del Mondo Spirituale.

INGRESSO 10 euro Prenotazioni WApp 333.1741885

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