“Nel soffio della terra”, Paolo Capitelli e i colori della Valnure

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Più guardi e più sogni, più il vortice dei colori si moltiplica riflettendo sfumature ignote e più il colore si fa materia attraverso folate di intensità.

Paolo Capitelli

E’ Paolo Capitelli, con i suoi blu, rossi gialli, verdi dalle mille tonalità. Capitelli è colore, le sue opere fanno riscoprire il cromatismo della natura, perché lui è natura, quella rigogliosa, dominante, espressiva, quasi sfrontata, protagonista. All’olandese.

Colori che marcano il passaggio, che incidono la mente, la impregnano di profumi immaginari, di antiche fole lasciandoti abbandonare al lirismo, facendoti pregustare racconti onirici.

Scrive Capitelli della sua terra madre: “Ancora/ tre o quattro minuti d’auto/ prima di arrivare nello studio,/ quando, dalla strada provinciale/ che sovrasta i canyon di Rio Ribà/ rallento,/ per osservare il colore verde turchese/delle pareti rocciose,/ rischiarate dalla luna quasi piena./ In una sera limpida/ l’astro crea un alone/ in un cielo antracite,/ magenta, viola, blu scuro;/ l’odore della notte è ricco di note …/ o mia arte comincio.

L’estate è stata feconda di nuove esperienze, la natura si è mostrata discinta, senza veli, si è fatta cogliere in tutta la sua sfolgorante bellezza ci racconta Capitelli nel video raccolto nello studio di Farini. Ed ora l’artista ci consegna le sue opere scavate dentro i colori della sua Valnure, forte e selvaggia.

Nel soffio della terra” è il titolo della mostra che sarà inaugurata sabato prossimo, 29 settembre, alle 18 a Palazzo Gandolfi a Lugagnano (Piacenza), dove le opere rimarranno sino al 14 ottobre. Domenica alcune andranno per un breve vernissage nel suggestivo borgo di Castell’Arquato, al Palazzo del Podestà, per dare lustro a “Pliocenica 2018”, il meeting internazionale di paleontologia voluto e organizzato dal Museo Geologico “G. Cortesi”.

Ed ecco che si realizza PliocenicArte, il gioco che si materializza, dalla scienza all’arte, con le opere di Capitelli si esce dalla ricerca per conoscere il territorio, i boschi, i roccioni, i calanchi, anche attraverso la musa del pittore di Valnure.

Occasione per la presentazione del nuovo catalogo con i contributi dei critici: Duilio Aurini, Fabio Bianchi, Carlo Francou, Roberto Tagliaferri, e degli artisti Bruno Missieri e Luiso Sturlo.

L’ultima mostra di Capitelli risale al 20 e al 27 agosto scorsi, nella Spazio Molinari di Bettola, durante la rassegna estiva di libri “Estate, piovono libri”.

Paolo Capitelli è nato a Milano nel 1971, da genitori di Farini, in Valnure, dove trascorre gran parte del suo tempo e dove dipinge.

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