Ztl aperta alle 18 fino al 31 gennaio. Da lunedì limitazioni anti smog (anche per i diesel Euro 4)

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La Giunta comunale ha approvato, nella seduta di venerdì mattina, la proposta di proseguire, sino al 31 gennaio 2019, la sperimentazione in atto per l’apertura della Ztl alle 18, con il relativo spegnimento delle telecamere di controllo.

La richiesta di prorogare la sperimentazione – che avrebbe dovuto concludersi il prossimo 30 settembre – è arrivata dalla ditta Trt – Trasporti e Territorio, cui è stata affidata la redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) e del Piano generale del traffico urbano (Pgtu). “L’esigenza, formulata dalla ditta Trt – spiega l’assessore all’Ambiente e Mobilità Paolo Mancioppi – è quella di poter procedere con un monitoraggio che prenda in esame anche i mesi più rilevanti rispetto al periodo estivo, confrontando i dati con lo stesso periodo dell’anno precedente”.

“Ciò consentirà peraltro di programmare al meglio, con una visione complessiva, tutte le azioni volte a migliorare la viabilità cittadina, anche favorendo l’uso di mezzi più sostenibili, ecologici e innovativi. Va in questa direzione – aggiunge Mancioppi – la piena adesione del Comune di Piacenza ai provvedimenti previsti dal Piano regionale integrato per l’Aria per contrastare l’inquinamento, che prenderanno il via il 1° ottobre”.

LE LIMITAZIONI ANTISMOG ANCHE PER I DIESEL EURO 4 – Entreranno infatti in vigore da lunedì prossimo, le limitazioni al traffico che sino al 31 marzo 2019, come ogni anno, verranno adottate anche dal Comune di Piacenza nell’ambito del programma Pair 2020.

La principale novità riguarda l’estensione, ai mezzi diesel Euro 4, del divieto di circolazione dal lunedì al venerdì, tra le 8.30 e le 18.30, che riguarderà pertanto le seguenti categorie: benzina pre Euro ed Euro 1, diesel (anche per i mezzi commerciali) pre Euro e sino all’Euro 4 compreso, ciclomotori e motocicli a due tempi pre euro.

LA MAPPA DELLE ZONE SOGGETTE A LIMITAZIONI

LA MAPPA DELLE VIE PERCORRIBILI

Il provvedimento sarà applicato anche nella prima domenica di ottobre, novembre, febbraio e marzo, mentre non verrà attuato nelle festività del 1° novembre, 8, 25 e 26 dicembre, 1° e 6 gennaio. Per questa ragione, la domenica ecologica di gennaio sarà posticipata al 13, vista la concomitanza con l’Epifania la settimana precedente. Le restrizioni in vigore sanciscono anche l’obbligo di spegnimento del motore per i veicoli in sosta.

Il sito web comunale riporta tutte le informazioni a riguardo e le categorie per cui è prevista una deroga, ma si ricorda che sono escluse dalle limitazioni alla circolazione le aree non sufficientemente servite dal trasporto pubblico locale: Besurica, Montale, Le Mose.

Inoltre, per consentire ai mezzi provenienti da aree extraurbane di accedere ai parcheggi serviti da navette o dai bus di linea, saranno sempre percorribili le seguenti arterie stradali: via Emilia Pavese, via Einaudi e il tratto di via I Maggio compreso tra queste due; la bretella da strada Gragnana a via Einaudi, la Tangenziale Sud e il suo prolungamento, strada Agazzana, strada Bobbiese, strada Val Nure, via Gorra (tra strada Val Nure e largo Anguissola), via Motti, via Martiri della Resistenza (tra via Motti e via Manfredi), via Manfredi (tra via Martiri della Resistenza e via Gorra), via Delle Novate, via Emilia Parmense, via Colombo, piazzale Roma, via La Primogenita, viale S. Ambrogio, piazzale Milano, la Statale 9 Emilia che congiunge con la Lombardia, via Legione Zanardi Landi, via Maculani, via XXI Aprile, piazzale Torino, via del Pontiere (tra via Nino Bixio e via XXI Aprile, attraverso il sottopasso ferroviario), via Nino Bixio (tra via Del Pontiere e via Diete di Roncaglia), via Diete di Roncaglia, via Caorsana, via Cremona, il cavalcaferrovia tra via Diete di Roncaglia e via XXI Aprile, via Portapuglia e strada di Borgoforte.

IMPIANTI RISCALDAMENTO – Dal 1° ottobre 2018 al 31 marzo 2019, inoltre, è vietato l’uso di biomassa legnosa nei focolari aperti – o che possono funzionare aperti – nonché nei generatori di calore aventi classe di prestazione emissiva inferiore alle 2 stelle. Sempre dal 1° ottobre prossimo, è obbligatorio utilizzare nei generatori di calore a pellet di potenza termica inferiore ai 35kw, materiale certificato come conforme alla classe A1.

Tutti i dettagli, riguardanti anche il divieto di installazione e uso di impianti di climatizzazione invernale o estiva in spazi di pertinenza degli edifici, o nei locali tecnici, sono specificati nell’ordinanza n. 441 del 27 settembre, pubblicata sul sito www.comune.piacenza.it anche nella sezione “Liberiamo l’aria”.

Qualora il bollettino emesso da Arpae il lunedì e il giovedì evidenziasse, in ambito provinciale, il superamento continuativo del valore limite di Pm10 nei quattro giorni precedenti, si adotteranno – salvo condizioni climatiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti – misure emergenziali di primo livello.

Scatterà già dal primo giorno successivo al controllo l’obbligo di non superare i 19°C negli ambienti domestici, uffici, luoghi di ritrovo e attività commerciali (17°C per gli insediamenti industriali e artigianali), escludendo da tali limiti ospedali, case di cura, scuole e spazi adibiti alla pratica sportiva.

Sarà inoltre vietato (in presenza di impianti di riscaldamento alternativo) l’utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa al di sotto della classe ambientale 3 stelle, nonché lo spandimento di liquami zootecnici o l’effettuazione di combustioni all’aperto (falò, fuochi d’artificio, barbecue, ecc.).

Le misure emergenziali resteranno in vigore, weekend compresi, fino al successivo giorno di controllo (incluso) da parte di Arpae.

Qualora i livelli rientrassero, si ritornerà alle consuete limitazioni, ma se gli sforamenti ai valori di Pm10 superassero i 10 giorni consecutivi, il divieto di utilizzo di impianti a biomassa includerà anche quelli di classe 4 stelle.

Stop al traffico per i veicoli diesel Euro 4 e 5, Tagliaferri (Fdi): rivedere tempi e limitazioni – Rivedere le limitazioni previste per i veicoli diesel Euro 4 e rinviarle all’1 ottobre 2020, e rinviare all’1 ottobre 2025 le limitazioni previste per i veicoli diesel Euro 5.

A chiederlo, con un’interrogazione, è il consigliere regionale piacentino di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri.

Per far fronte al superamento di inquinanti nell’aria, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto hanno sottoscritto con il ministero dell’Ambiente il Nuovo accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano.

Ma il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020), approvato dalla Regione Emilia-Romagna, “anziché recepire l’accordo – spiega Tagliaferri – lo ha inasprito, prevedendo che nei comuni con popolazione superiore ai 30 mila abitanti e nell’agglomerato di Bologna, dal 1° ottobre 2018 al 31 marzo 2019, dalle 8.30 alle 18.30 e durante le domeniche ecologiche, non possano circolare le vetture diesel di classe Euro 4 o inferiore”.

“Il divieto riguarda anche le autovetture a benzina di classe 1 o inferiore e i ciclomotori e motocicli pre-euro”. In particolare, “dai dati contenuti nella Relazione si può vedere come le automobili siano responsabili del 40 percento delle emissioni di PM10, mentre rispettivamente i veicoli commerciali pesanti e gli autobus sono responsabili del 39% delle emissioni relative a questo inquinante e i veicoli commerciali leggeri del 18%”.

Dunque, “l’estensione del divieto di circolazione alle autovetture Euro 4 diesel, autovettura vecchia, ma non vecchissima – sottolinea il consigliere di Fratelli d’Italia -, andrà quindi a colpire soltanto gli emiliano-romagnoli e soprattutto chi fra essi ha uno stipendio medio-basso e non può proprio permettersi di cambiare la macchina ogni 10 anni”.

Quindi Tagliaferri interroga la giunta per sapere “se intenda rivedere, rispetto a quanto disposto dal Piano, il rinvio al 1° ottobre 2020 delle limitazioni previste per i veicoli diesel Euro 4 e al 1° ottobre 2025 le limitazioni previste per i veicoli diesel Euro 5, così come previsto dal testo dell’accordo siglato con le altre Regioni del bacino padano e con il Ministero; se intenda modificare le deroghe a oggi previste, eliminando l’esenzione relativa all’Isee o prevedendone l’innalzamento almeno in condizione paritaria a quello previsto per il rilascio di un’abitazione di edilizia agevolata; infine, se intenda prevedere un contributo di ‘rottamazione’ per i privati che si trovano costretti a cambiare autoveicolo per poter continuare a circolare all’interno del territorio regionale o, quantomeno, l’esenzione dal pagamento della tassa di circolazione fino al 2025”.

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