“Ai giovani dobbiamo trasmettere la cultura della sicurezza sul lavoro” foto

Celebrata anche a Piacenza la 68ª Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.

A Piacenza il programma organizzato dalla sezione locale di Anmil ha previsto il tradizionale corteo, accompagnato dalla Banda Ponchielli, dalla sede di Via Molineria Sant’Andrea 5  fino in piazza Cavalli al Monumento dedicato alle Vittime del Lavoro, con la deposizione di una corona d’alloro.

Dopo la messa, la cerimonia civile si è tenuta all’auditorium Sant’Ilario di via Garibaldi con gli interventi del Presidente Territoriale di Anmil Piacenza e di esponenti del Comune e di Inail.

Il presidente provinciale di Anmil Giovanni Ferrari ha ribadito la missione dell’associazione: “Trasmettere ai più giovani sin dalla scuola la cultura della sicurezza del lavoro”.

“La sicurezza è imputabile – secondo Ferrari – al 50 per cento al lavoratore e al 50 all’azienda, ma con la diffusione del lavoro precario soprattutto in ambito giovanile diminuisce l’interesse per la sicurezza, per questo devono essere le agenzie di collocamento a provvedere alla formazione dei più giovani”.

Vincenzo Orefice, responsabile Inail di Piacenza ha aggiunto: “Stiamo investendo molto a Piacenza sul tema della prevenzione e della sicurezza, agendo sulle abitudini nei luighi di lavoro per cambiare anche la mentalità dei lavoratori”.

Durante la Cerimonia civile sono stati consegnati i Brevetti e Distintivi d’Onore Inail ai nuovi Grandi Invalidi ed Invalidi Minori a cura dell’Inail di Piacenza, alla presenza del Presidente Territoriale di Anmil Piacenza Giovanni Ferrari, del responsabile Inail di Piacenza Vincenzo Orefice, della Vicesindaco Elena Baio, e di Rappresentanti delle Istituzioni locali.

Dai dati Inail rilevati in merito alla provincia di Piacenza, si deduce l’aumento dei casi denunciati e degli infortuni mortali, mentre sono diminuite le denunce di malattie professionali; da tale analisi, viene evidenziato che l’aumento degli infortuni sul lavoro è particolarmente elevato nella fascia d’età dei lavoratori under 35, che raggiunge la quota del 26.7 % nel 2017.

Se consideriamo, inoltre, l’elevato tasso di disoccupazione giovanile, la situazione risulta essere più preoccupante e drastica.

 

 

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