Cresce la copertura dei vaccini, ma a Piacenza percentuali tra le più basse della Regione

Crescono i vaccini, ma a Piacenza le percentuali di copertura sono comunque tra le più basse dell’Emilia Romagna.

E’ quanto emerge dal quadro allegato alla nota stampa diffusa martedì 16 ottobre dalla Regione, che annuncia nel proprio territorio di competenza, il superamento del “muro” del 95% di copertura per tutte le vaccinazioni rese obbligatorie dalla legge regionale (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B) per la frequenza al nido, e per quelle aggiunte dalla successiva normativa nazionale: pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite e rosolia, il cui “raggio” di estensione, nel caso delle ultime tre, in regione era scesa all’87% a fine 2015.

Un trend in positivo che quindi riguarda anche Piacenza, nonostante la nostra città resti comunque sul fondo della classifica; solo in due casi raggiunge la soglia del 95%, quello della polio e quello del tetano (95,1%), quest’ultimo quello in assoluto con la copertura più alta. La più bassa tocca invece lo pneumococco (92,1%). Piacenza è penultima in Emilia Romagna in tutte le voci (chiude la classifica Rimini), terzultima solo per quanto riguarda morbillo o rosolia e quart’ultima per il meningococco c.

Nell’elenco sottostante i dati dell’Usl di Piacenza: il confronto riguarda le coperture vaccinali dei nati del 2015 (al 24esimo mese) dell’Azienda Usl di Piacenza. Il primo numero è riferito ai dati relativi al 31 dicembre 2017, mentre il secondo alla percentuale rilevata nel primo semestre del nuovo anno, al 30 giugno 2018. La voce “vecchie obbligatorie” corrisponde alle vaccinazioni, rese in forma aggregata, per cui è stato introdotto l’obbligo dalla legge regionale per la frequenza al nido (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B).  La vaccinazione contro la varicella è obbligatoria solo a partire dai nati nel 2017.

Polio, 94,5/ 95
Difterite 94,4/ 94,9
Tetano 94,7/95,1
Epatite B 94,2/94,7
Pertosse 94,4/94,9
Emofilo B 93,2/93,2
Vecchie obbligatorie 93,9/94,3
Pneumococco 91,9/92,1
Morbillo parotite e Rosolia 90,9/93,9
Meningococco c 91,9/93,8

I numeri della Regione – Percentuali in netta crescita in tutte le province, con aumenti che in sei mesi hanno toccato anche i 7 punti nelle città storicamente più indietro.

Questi i dati regionali delle coperture vaccinali relative ai bambini nati nel 2015, e aggiornati al 30 giugno 2018: se già a fine 2017 i valori erano vicini alla soglia del 95% (raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità per garantire la cosiddetta “immunità di gregge”), a giugno la barriera è stata oltrepassata: poliomielite 96,2% (era al 94,8%); difterite 96,1% (era al 94,7%); tetano 96,3% (era al 94,9%); pertosse 96,1% (era al 94,7%); epatite B 95,9% (era al 94,4%), emofilo B 95,1% (era al 94,0%); morbillo-parotite-rosolia 95,0% (era al 91,1%). (L’obbligatorietà per la vaccinazione contro la varicella vale a partire dai nati nel 2017).

Bene anche le vaccinazioni non obbligatorie, ma solo raccomandate, in deciso aumento e sempre più vicine al 95%: per il meningococco C si passa dal 91,6% di copertura al 31 dicembre 2017 al 94,1% del 30 giugno 2018, per lo pneumococco dal 92,7% al 93,4%.

Il recupero ha avuto quindi un’accelerazione ulteriore nei primi 6 mesi del 2018 per tutte le vaccinazioni, anche quelle più critiche, ferme negli ultimi anni a livelli molto bassi: oltre al morbillo-parotite rosolia, l’antimeningococco, che nei bambini di due anni era sceso a fine 2015 all’87,4% e l’antipneumococco, nello stesso anno fermo al 91,5%.

Dati ancora migliori se si considerano i bambini nati nel 2016, quindi di un anno, per i quali la copertura complessiva contro le quattro malattie per cui la Regione introdusse l’obbligo vaccinale per l’iscrizione ai nidi aveva raggiunto, già a fine 2017, il 97,1%.

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