Il mistero buffo del calcio, siamo all’epilogo o no? IL COMMENTO

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Chi aveva seguito la querelle-telenovela della formazione dei campionati di serie B e di serie C di calcio mercoledì scorso aveva tutti i presupposti per ritenere chiusa la commedia farsa che andava avanti da fine luglio.

Il Tar della Lazio, infatti, affermava che il commissario straordinario della Figc non aveva i poteri di ridurre il format del campionato di serie B a 19 squadre invece delle solite 22. Toccava, dunque, alla Federazione a ristabilire l’ordine e rimettere in gioco le sei squadre ferme da tre mesi in attesa di conoscere il loro destino. Ma non è stato così. Perché?

La Lega delle società di serie B contro questo pronunciamento ha fatto ricorso addirittura al Consiglio di Stato e questo, venerdì scorso, le ha dato ragione.

Di conseguenza il campionato di serie B ritornava a 19 squadre. Ora, essendo rimasto come estremo organo giudicante il Tribunale Europeo – ma si esclude che si arrivi a tanto anche perché la sentenza arriverebbe a campionati finiti – si dovrà trovare una soluzione nel più breve tempo possibile, in quanto nei campionati in questione si continua a giocare ed ogni giornata giocata renderà più difficile e complicato il ripristino di un calendario.

Quale sarà la soluzione? Neppure il più bravo dei maghi è in grado di prevederla. Martedì 30 ottobre dovrebbe tenersi un summit tra Figc e Leghe di serie B e C da cui dovrebbe uscire il solito compromesso all’italiana.

Come? A nostro avviso la soluzione più sensata sarebbe quella di ammettere l’Entella (che aveva in tal senso avuto una sentenza del Giudice sportivo) e quindi un campionato a 20 squadre con problemi ridotti al minimo in quanto la formazione ligure dovrebbe recuperare contro le squadre che finora hanno avuto il turno di riposo e quindi lasciando immutato il calendario in corso.

In tal caso, però, i campionati di serie C entrerebbero nel caos: prima si dovrebbe fissare la divisione della squadre; dopo di che rifare i calendari. Al mistero buffo si aggiunge un altro capitolo.

Luigi Carini

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