“Lo sport può fare molto per la riqualificazione degli spazi urbani”

“Può l’impiantistica sportiva essere strumento di pianificazione urbanistica?” è il titolo dell’incontro organizzato dall’Ordine degli Architetti di Piacenza insieme al Coni che ha visto la partecipazione di diversi relatori da tutta Italia alla sede provinciale del comitato di via Calciati.

Convegno Coni e Architetti

Dopo il saluto degli assessori comunali Marco Tassi e Stefano Cavalli, il presidente dell’Ordine degli Architetti Giuseppe Baracchi ha introdotto il tema fornendo alcuni esempi virtuosi di progetti di rilancio di impianti sportivi.

“Il tema dell’impiantistica sportiva passa spesso in secondo piano – ha fatto notare – nella pianificazione urbanistica delle nostre città. Ci rendiamo conto che gli indicatori del verde sportivo attrezzato sono quasi sempre marginali al tessuto cittadino, inseriti nelle zone perimetrali, quando invece lo sport andrebbe vissuto in un’ottica diversa. Certamente dentro una concezione più ampia di quella ludico e ricreativa, ci sono spazi urbani che attraverso la connotazione sportiva possono infatti assumere un ruolo diverso”.

“Molto può fare lo sport per la riqualificazione – ha aggiunto – di spazi urbani che non sono utilizzati in maniera adeguata. Rispetto all’impiantistica sportiva la nostra città è dotata, ma se guardiamo al panorama europeo ci sarebbe ancora da fare molto.

L’esempio di Udine, città che ha 100 mila abitanti può essere rapportato alla nostra: è vero, Udine ha una famiglia che da 32 anni presiede la formazione calcistica, da 25 anni milita in serie A e ha potuto compiere un investimento sostanzioso, si parla di più di 30 milioni di euro, per riqualificare un impianto calcistico che era desueto. Bisogna guardare allo sviluppo futuro e l’esempio di Udine può essere utile”.

Non è mancato un riferimento allo stadio “Garilli” in condizioni quanto meno precarie.

“L’anno prossimo lo stadio Garilli compie 50 anni e se dovessimo stare alle condizioni della Soprintendenza – ha scherzato Baracchi – potrebbe essere un’opera vincolabile, ma è solo una battuta. In questo caso non accadrà, ma in Italia abbiamo tanti esempi virtuosi di stadi moderni, penso alla riqualificazione degli stadi del Sassuolo, dell’Udinese, dall’Atalanta, della Juventus, mentre stanno pensando a progetti simili anche l’Empoli e il Cagliari. Occorre pensare a qualcosa di più di un semplice stadio per andare a vedere una partita”.

Carlo Guidetti, consulente impianti sportivi del Coni Emilia Romagna ha sottolineato il tema della sicurezza degli impianti sportivi. “Occorre partire da una progettazione corretta, non solo rispettosa delle normative. Il patrimonio sportivo italiano è vasto ma anche vetusto e per questo il credito sportivo eroga finanziamenti ai comuni a tassi zero per la riqualificazione dell’impiantistica”.

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