Qualità della vita, Piacenza scivola di 5 posizioni: è 40esima

Nell’anno di Milano, prima città in Italia per qualità della vita secondo “IlSole24Ore”, Piacenza perde di nuovo terreno e si piazza al 40esimo posto.

E’ ancora tempo di graduatorie sullo stato di salute delle città italiane, dopo “Italia Oggi” è il “IlSole” che propone la tradizionale analisi fondata su ben 42 indicatori.

Dopo la risalita dell’anno scorso (quando aveva recuperato ben 13 posizioni), Piacenza perde nuovamente terreno e si colloca al 40esimo posto nazionale, tra Brescia e Biella.

Il podio vede Milano trionfare, seguita da Bolzano e Aosta, mente a livello emiliano la prima città in graduatoria è Bologna (settima). Anche la vicina Parma perde posizioni (meno 7) piazzandosi però al 29esimo posto.

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Il benessere raccontato da 42 indicatori 

Se analizziamo i singoli indicatori, possiamo trarre alcune indicazioni sullo stato del nostro territorio. Balza agli occhi il 4° posto nazionale per tasso di occupazione, che tuttavia si accompagna ad altri dati assai meno lusinghieri, come il “gender gap” tra le retribuzioni di uomini e donne: siamo solo al 99esimo posto. Così come non brilliamo certo per il rapporto impiegi/depositi (87esimi).

Giustizia e sicurezza sono un tasto dolente: basti guardare all’80esimo posto per le rapine. Altro dato negativo riguarda il numero di Onlus per abitante, siamo solo al 106esimo posto. Buona la spesa sociale per abitante con un 16esimo posto, mentre l’ambiente non ci premia: 59esima piazza per l’Ecosistema urbano e addirittura siamo 98esimi in termini di rischio idrogeologico.

Guardiamo alle singole classifiche e il piazzamento di Piacenza:

Ricchezza e consumi: 17°

Affari e Lavoro: 34°

Ambiente e Servizi: 31°

Demografia e società: 44°

Giustizia e sicurezza: 59°

Cultura e tempo libero: 43°

Pil pro capite: 18°

Canoni medi di locazione: 63°

Consumi: 20°

Protesti pro capite: 47°

Prezzi medi vendita delle case: 37°

Spesa viaggi pro capite: 11°

Imprese registrate: 45°

Tasso di occupazione: 4°

Disoccupazione giovanile: 13°

Impieghi su depositi: 87°

Export sul Pil: 14°

Start up: 52°

Gap retributivo di genere: 99°

Ecosistema urbano: 59°

Home banking: 32°

Rischio idrogeologico: 98°

Spesa sociale enti locali per abitante: 16°

I city rate (smart city): 40°

Speranza di vita: 47°

Clima escursione termica: 93°

Laureati residenti: 68°

Tasso di natalità: 57°

Indice di vecchiaia: 71°

Saldo migratorio interno: 14°

Tasso di mortalità: 89°

Acquisizione della cittadinanza italiana: 43°

Tasso di fecondità: 29°

Durata media dei processi: 45°

Scippi e borseggi: 85°

Indice di litigiosità: 25°

Rapine: 80°

Delitti di stupefacenti: 75°

Furti d’auto: 37°

Librerie: 56°

Cinema: 5°

Offerta culturale: 32°

Turisti e permanenze: 97°

Spesa spettacoli al botteghino: 40°

Numero di Onlus ogni 100 ab.: 106°

Indice di sportività: 30°

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La situazione nazionale – Milano trascina con sé le altre le province della regione – fa notare il giornale economico – tutte in miglioramento, ad eccezione di Sondrio e Como.

Nella top ten si confermano anche le province dell’arco alpino: miscelando i parametri, da quelli legati alla «Ricchezza e consumi» a quelli di «Cultura e tempo libero», anche quest’anno Bolzano, Aosta, Belluno (la vincitrice 2017) e Trento restano nella parte alta della classifica delle città più vivibili.

Più in generale è il Triveneto a popolare le prime trenta posizioni. Solo Venezia e Rovigo si piazzano poco dopo, rispettivamente al 34° e al 58° posto.

Commenti

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  1. Scritto da AMX

    Ci dev’essere sicuramente un errore. Le autorità e gli amici del PD non hanno fatto altro che ripeterci per anni che Piacenza è sicurissima e che l’alto tasso di criminalità era solo una nostra errata percezione…