Gls, 38 tra licenziamenti e sospensioni. Usb “Si vuole colpire il sindacato”

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato arrivato da Usb Piacenza, in merito a licenziamenti e sospensioni alla Gls

LA NOTA – “Sono state consegnate a 38 lavoratori dell’hub piacentino di GLS 32 lettere di licenziamento e 6 di sospensione Tale inedito provvedimento si configura come un licenziamento disciplinare collettivo”.

“La “colpa” degli iscritti alla nostra sigla sindacale è quella di essersi mobilitata contro il clima di violenza, e di aver scioperato per rivendicare sicurezza e serenità nel posto di lavoro” scrivono i sindacati Usb.

“La risposta venuta dal loro datore di lavoro è stata l’invio di circa 200 lettere di contestazione disciplinare in circa 15 giorni (una media di 5/6 per ogni lavoratore) e alla fine senza nemmeno rispettare l’iter procedurale, con l’obbiettivo di forzarlo, è arrivato il licenziamento”.

“Occorre specificare che il datore di lavoro in questione, SEAM srl, ha comunicato l’intenzione di cessare l’appalto presso GLS di Piacenza alla data del 31/01/2019 con il conseguente rischio del non assorbimento di tutto il personale in oggetto da parte del subentrante come previsto dall’art. 42 comma 9 del CCNL di categoria”.

“Quello che ci sembra palese è il tentativo concentrico da parte dei padroni della logistica di colpire il sindacato conflittuale e le lotte dei facchini che in questi anni hanno avuto il merito di far emergere le illegalità e lo sfruttamento che si celano nel mondo della logistica e parimenti hanno portato diritti e dignità al lavoro”.

“Sono i fatti a dimostrare che la campagna di criminalizzazione dei facchini ha come unico obbiettivo quello di riportare indietro le lancette della storia, li vogliono ancora schiavi e sottomessi”.

“USB ha avviato un percorso di mobilitazioni (domani presidio alle ore 10 e 30 davanti alla Prefettura) per proseguire con gli attivi dei delegati (venerdì a Milano) e lo sciopero nazionale della logistica”.

“Le lotte non si arrestano e non si licenziano, le lotte continuano”.

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