Iren, ok in consiglio alle modifiche a statuto. Passoni “Rafforzato il ruolo di Piacenza”

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Ok del consiglio comunale di Piacenza alle modifiche dello statuto e patti parasociali di Iren, già presentate in commissione bilancio nei giorni scorsi dall’assessore Paolo Passoni.

Negli ultimi mesi sono cambiati gli equilibri all’interno di Iren, da un lato si è rafforzato il ruolo di Genova, con l’ingresso di La Spezia (e conseguente allargamento del consiglio di amministrazione), rispetto a quello di Torino, e dall’altro con la riduzione della quota pubblica vincolata, dal 40 al 35%. Possibilità ghiotta, questa ultima per i Comuni, che possono così arrivare a vendere una quota maggiore di azioni. Piacenza, come è già stato detto, potrebbe quindi vendere 7 milioni e mezzo di azioni, e non più 5 milioni e 500, come era stato anticipato in passato. I proventi (circa 16 milioni di euro, ipotizza l’assessore Passoni) potrebbero così essere destinati a investimenti.

“Operazione pericolosissima per i suoi effetti collaterali – dice Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) -, farebbe sì aumentare gli investimenti, ma farebbe ridurre i dividendi utilizzati finora per sostenere la spesa ordinaria: lo scorso anno sono stati incassati un milione e 300 mila euro. Attenzione a non trasformare questa partita in un pericoloso boccone avvelenato”.

“La situazione che Iren sta attraversando è molto interessante dal punto di vista della geografia politica, con Genova che acquisisce maggior peso rispetto a Torino – interviene Massimo Trespidi (Liberi) -. Il capoluogo ligure ha delle questioni aperte, dal punto di vista della gestione idrica, con la nostra città. Occorre quindi vedere quali vantaggi possiamo trarre da queste modifiche: spero che gli eventuali proventi della vendita di azioni non servano a chiudere delle buche. Con 16 milioni si può davvero progettare un’opera importante, simbolo per Piacenza”. “Iren è tra i soci della Fondazione Teatri, realtà che deve fare un salto di qualità – continua Trespidi -, diventando una vera e propria Fondazione Cultura grazie a un maggiore investimento della multiutility”.

Più prudente è la posizione di Tommaso Foti (Fdi). “L’attuale situazione di Iren suggerisce di far parte della governance in modo attivo” dice il consigliere. Prima insomma di pensare a come spendere gli eventuali introiti delle azioni, meglio rafforzare le alleanze politiche, approfittando – forse – della vicinanza politica all’amministrazione di centrodestra che guida Genova. “L’acquisizione di La Spazia porta Piacenza verso Genova” sottolinea Foti, che suggerisce di definire una alleanza con il sindaco Bucci, “per non rischiare di trovarci fuori dai giochi in un momento in cui aumentano i giocatori”. “Da parte di Genova c’è una scalata a Ire, mentre da Reggio Emilia c’è disimpegno, e in questa situazione Piacenza rischia di essere il vaso di coccio”.

“Queste modifiche non comportano – osserva l’assessore Passoni – alcun cambiamento nei rapporti tra Piacenza e gli altri soci emiliani, perché abbiamo sempre il nostro consigliere di amministrazione. Penso che queste modifiche, se ben sfruttate, potranno rafforzare il ruolo di Piacenza”. Rispetto all’eventualità di vendere un numero maggiore di quote, l’assessore concorda in parte con Rabuffi: l’andamento del dividendo è in aumento, e garantisce una redditività importante. “Varie opzioni sono possibili, poi, e questa è un’opinione personale – conclude Passoni – non credo che vendere significhi allontanarsi da Iren, ma su questo tema deciderà il consiglio comunale”.

In quell’occasione, anticipa Andrea Pugni, il M5s voterà a favore della vendita, mentre Gianluca Bariola (Piacenza del Futuro) chiede che vengano tenuti monitorati servizi e occupazione.

Sul tema interviene anche il sindaco Patrizia Barbieri, ricordando che il percorso che ha portato alla presentazione delle modifiche a statuto e patti parasociali è stato condiviso dagli amministratori dei tre territori.

Ok, alla fine della discussione al provvedimento, con i voti favorevoli della maggioranza, di Liberi e del Gruppo Misto. Contrario Piacenza in Comune, astenuti Pd e M5s.

In apertura del consiglio è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di Norberto Ramella, docente in diverse scuole piacentine, scout e amministratore del Comune di Piacenza.

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