Pro: dopo la domenica della “vergogna” 8 punti di penalizzazione e maximulta

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Dopo la domenica della “vergogna”, oggi per il Pro Piacenza potrebbe davvero essere il lunedì dell’epilogo.

Per la società rossonera (o meglio, quel che ne resta) è arrivata nella tarda mattinata la sentenza relativa al caso fideiussioni.

Una tegola ulteriore da 8 punti di penalizzazione e maximulta da 350mila euro. Inibito inoltre per 6 mesi il presidente Maurizio Pannella.

Con una nota stampa la Figc ha comunicato che quattro società di Lega Pro sono state punite con penalizzazioni in classifica ed ammende. Si tratta di Matera, Cuneo, Pro Piacenza e Lucchese Libertas, che dovranno scontare 8 punti di penalizzazione in classifica nella corrente stagione sportiva e pagare un’ammenda di euro 350mila e 500 euro.

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Si tratta della vicenda delle garanzie fideiussorie necessarie per l’iscrizione al campionato e ritenute non valide per la Finworld nel caso di Pro e Cuneo, e per la Cig Pannonia per i toscani. Vista la situazione finanziaria del Pro, è assai ragionevole pensare che un’ammenda di questa portata significhi la fine.

Pro Piacenza a zero punti – In virtù di questa nuova penalizzazione il Pro Piacenza passa da 8 punti a zero, restando fanalino di coda. La Lucchese – anch’essa già martoriata da precedenti penalizzazioni – scende da 21 a 13 punti, perdendo così un posto in classifica (da terzultima a penultima) in favore dell’Arzachena (a quota 20) che invece la sorpassa. Infine il Cune scende da 29 a 21, a un solo punto di distanza dalla zona playout.

La Corte federale era già intervenuta intimando alle società in posizione irregolare di intervenire entro il 17 gennaio scorso. Cosa che ha fatto la Reggina, anch’essa alle prese con il documento rilasciato dalla Finworld, ma non le altre società.

Intanto la fama del Pro Piacenza – dopo l’impresa negativa della domenica – è assurta alle cronache nazionali e anche internazionali.

Pro Piacenza sulla gazzetta dello sport

La Gazzetta dello Sport di oggi titola “Il Progetto della vergogna” ed evidenzia con il rosso le tre lettere “pro”, riferendosi anche alla parola “professionismo”. E nel sottotitolo: “Grottesco Pro Piacenza. Gioca il massaggiatore. A Cuneo finisce 20-0”.

“La realtà, spesso, è ben più grottesca e dolorosa della fantasia. Chi avrebbe potuto immaginare, infatti, – scrive la “rosa” – che una partita del campionato di Serie C terminasse 20-0 — il maggior scarto nella storia del calcio professionistico italiano, più di Torino-Alessandria 10-0 in A nel 1947-48 e Brescia-Ancona 12-0 in B nel 1950-51— e che una delle due squadre scendesse in campo con soli 7 giocatori? Stiamo parlando di un torneo di professionisti, mica di una sfida tra scapoli e ammogliati. Purtroppo, invece, tutto ciò è accaduto, ieri pomeriggio, allo stadio Paschiero di Cuneo dove i padroni di casa hanno seppellito il Pro Piacenza sotto una valanga di gol e di vergogna”.

gazzetta dello sport

LE REAZIONI

E’ una vergogna inaudita quello che è accaduto ieri al Peschiero di Cuneo. L’umiliazione dei sette giovanissimi della Pro Piacenza è una cosa che non voglio più vedere”.

Così Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport, ha commentato quanto accaduto in Lega Pro. “Bisogna garantire il rispetto delle norme, sulla carta in vigore dal prossimo anno, e cioè il divieto della partecipazione ai campionati per i club che non sono in regola. Così non si può andare avanti – ha aggiunto Giorgetti –

Intendo convocare tutte le parti interessati per trovare una soluzione che tuteli prima di tutto i giovani e la loro passione per lo sport. Domani vedrò Gravina con il quale ho già affrontato l’argomento. Gli interessi e gli egoismi non possono scendere in campo”.

Sul caso Pro Piacenza sono arrivate altre dichiarazioni del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli

“Aspettiamo la decisione del giudice sportivo” – ha commentato ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 – “Questa vicenda del Pro Piacenza dimostra che è stato violato un punto di lealtà sportiva incredibile. Quando si decide di mettere in campo un massaggiatore è evidente che c’è una manovra chiarissima volta a inficiare un percorso e su questo il giudice dovrà decidere”.

“Nell’ultimo Consiglio federale è stato deciso che dalla prossima stagione chi non pagherà gli emolumenti sarà escluso in corso di campionato – ha aggiunto – “Questo caso poteva non esserci se ci fosse stata l’esclusione dal campionato per la mancata fidejussione, come noi chiedemmo questa estate come Lega Pro”.

“Se il Pro Piacenza verrà escluso? Aspettiamo il provvedimento del giudice, mi faccia fermare al limite” – ha poi spiegato Ghirelli – “Noi siamo l’unica Lega che è passata da 90 a 60 con una autoriforma tre anni fa e non si è risolto nulla. Con quella riforma abbiamo tagliato 1/3 delle società.

“Il problema da porsi è che dobbiamo ragionare sul sistema del calcio italiano: qual è la mission e la sostenibilità di ogni campionato? – ha continuato – “Se non ragioniamo sul sistema non risolviamo il problema del calcio italiano partendo solo dalla serie C. Tutte e 3 le leghe si devono mettere attorno a un tavolo con la Figc per accelerare questo processo e decidere”.

“C’è un altro dato che mi inquieta della vicenda del Pro Piacenza” – ha concluso – “che i genitori non si sono opposti a far scendere in campo e a far vivere una esperienza disastrosa a quei ragazzini per il solo scopo che ai loro amici, non dei bambini, potranno dire tra qualche hanno che hanno debuttato nel calcio professionistico. Hanno dato una lezione educativa veramente ignobile”.

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