La faccenda del copyright e la qualità del giornalismo

Più informazioni su

Forse avrete sentito parlare della nuova direttiva sul copyright approvata dal Parlamento Europeo e che entro due anni dovrà essere recepita dagli stati membri.

Se n’è parlato molto in queste settimane, con una componente molto forte di propaganda corporativa da parte dei grandi gruppi editoriali italiani.

Tutti schierati a favore delle nuove regole. Tutti contro i “giganti” del web che si approfitterebbero dei “poveri” giornalisti, poco pagati e indebitamente scippati dei propri legittimi introiti. E pure contro i piccoli editori come noi, che – nati sul territorio e senza alle spalle nessun sussidio, rendita di posizione o lobby di categoria – cerca di rilanciare dal basso (e con l’innovazione) la professione giornalistica.

Ci sarebbe molto da ragionare su un tema per certi versi specialistico e per altri che riguarda tutti noi, la salute dell’informazione e della democrazia. Chi scrive la pensa esattamente come Massimo Mantellini, esperto di editoria digitale e che scrive abitualmente sul suo blog e su “Il Post” (VAI AL LINK)

P.s. Chissà se questo gesto di condividere un link esterno di una persona che consapevolmente ha messo a disposizione le proprie idee e il proprio lavoro per la comunità mi sarà ancora permesso fra qualche anno? Io non l’ho ancora capito.  

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.