Ricci Oddi, il rilancio inizia da Fontanesi. Barbieri “Impegno nel rendere la galleria fruibile d’estate”

Galleria Ricci Oddi, il rilancio inizia dalla mostra dedicata a Antonio Fontanesi, dal 13 aprile al 30 giugno nella galleria d’arte contemporanea di Piacenza.

Un’esposizione “gemella”, in dialogo con quella in programma a Reggio Emilia, dal 6 aprile al 14 luglio, dedicata proprio a Fontanesi, originario del Comune emiliano. Piacenza presterà tre opere del pittore, mentre all’interno della mostra di Reggio troverà spazio un focus dedicato alla Ricci Oddi.

Un risultato importante, di collaborazione, nell’ottica di un’area vasta di promozione turistica emiliana, che ha consentito a sua volta di avviare importanti collaborazioni con la Fondazione Magnani Rocca e con l’università di Parma e il suo Centro Studi e Archivio della Comunicazione, come è stato sottolineato da Massimo Ferrari, presidente della Ricci Oddi, Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza, Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, e Ivo Iori, curatore della mostra piacentina.

“Paesaggio e figure. Fontanesi e i tempi del naturalismo”, questo il titolo dell’esposizione alla Ricci Oddi, è un “esempio di musei che dialogano, di opere che dialogano. Siamo passati – dice Ferrari – dal prestare opere alla possibilità di collaborare”.

“Quando siamo stati contatti dai musei civici di Reggio Emilia, con la richiesta di prestare opere della nostra galleria, ci siamo chiesti “perché non organizzare una mostra qui?” – racconta il sindaco Barbieri – Vogliamo favorire la crescita e il rilancio della Ricci Oddi, l’organizzazione di questo evento va in questa direzione”.

Un rilancio che necessita tuttavia di “interventi strutturali, per rendere la galleria fruibile d’estate, e ci siamo assunti un impegno in questo senso” afferma il sindaco rispetto alla realizzazione dell’atteso impianto di condizionamento. Un nuovo slancio arriverà comunque anche dalla riapertura del palazzo Ex Enel della Fondazione di Piacenza e Vigevano, main sponsor della mostra dedicata a Fontanesi.

“Sono sempre stato un tifoso della Ricci Oddi, è un bellissimo contenitore che ha un bellissimo contenuto. La promozione passa attraverso l’organizzazione di eventi, il proporre proposte sempre nuove – interviene Massimo Toscani -. E’ importante aver prestato queste opere a Reggio Emilia, bisogna avere il coraggio di prestare”.

Un coraggio che è stato ripagato, osserva il curatore Ivo Iori. “Per la mostra piacentina abbiamo ricevuto in prestito dalla Fondazione Magnani Rocca due opere importantissime: il paesaggio del 1943 di Giorgio Morandi e “Gli albatri” di Filippo De Pisis – dice Iori -, mentre grazie alla collaborazione con l’università di Parma e il suo centro Csac avremo in prestito altre opere e le foto di due tra i più importanti fotografi italiani, Luigi Ghirri e Mario Giacomei“.

“In tutto saranno esposte 112 opere, di 68 artisti diversi, di cui due fotografi. In alcuni casi vedrete degli “accoppiamenti giudiziosi”, come quello tra Fontanesi e Ghirri, così come si vedranno lo sketch book di Graham Sutherland e quello di Fontanesi. Nel catalogo compariranno gli scritti del famoso critico d’arte Roberto Tassi, di origini piacentine, tra i più autorevoli sul paesaggio nel Novecento”.

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