La protesta non va in vacanza, serrande giù nei punti vendita Sma Auchan foto

La protesta non va in vacanza, a Piacenza e Carpaneto serrande giù in due punti vendita Sma Auchan.

Primo esito positivo della mobilitazione indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, per l’intera giornata di sabato 20 aprile.

Nella mattinata si è tenuto un presidio davanti al punto vendita Auchan di via XX Settembre a Piacenza, che è rimasto chiuso grazie all’alta adesione allo sciopero dei lavoratori. Lo stesso è successo a Carpaneto, al supermercato Simply (appartenente alla catena Auchan).

Ecco le motivazioni dello sciopero:

“Si susseguono ogni giorno voci sempre più insistenti di trattative – affermano i sindacati – per la cessione della rete di vendita Sma-Auchan ad altri gruppi (Conad, Gross, Gruppo Arena) fra le varie ipotesi c’è quella vendere a diversi altri player della distribuzione moderna organizzata, a pezzi e a rate, molti se non tutti i più di 250 punti vendita a gestione diretta”.

Filcams, Fisascat e Uiltucs – proseguono – da più di due anni rivendicano il diritto di poter conoscere le reali intenzioni della famiglia Mulliez rispetto alle prospettive (se ve ne sono) della azienda nel mercato italiano. Per queste ragioni abbiamo richiesto l’intervento del ministero dello sviluppo economico; per queste ragioni abbiamo sollecitato la direzione aziendale a fare chiarezza una volta per tutte sul destino di uno dei principali attori della distribuzione moderna organizzata”.

Sma-Auchan continua a fornire informazioni parziali e poco attendibili, evitando qualsiasi confronto di merito per ricercare soluzioni condivise per la gestione della fase di crisi e, fatto ancor più grave, alle richieste sindacali di fornire un’informazione univoca circa le paventate cessioni di supermercati ed iper risponde con la totale incapacità di impedire che siano i suoi stessi preposti a veicolare illazioni che gettano nel panico ogni giorno le lavoratrici e i lavoratori. Questa fase di incertezza caratterizzata solo da rumors che si rincorrono senza che vi siano prese di posizione ufficiali da parte del management, deve finire subito”.

“Per questo motivo – concludono – e per dire no a cessioni e dismissioni che non conservino tutti i diritti dei lavoratori coinvolti, per difendere l’attuale perimetro della rete di vendita, per chiedere un piano di rilancio serio e convincente, le organizzazioni di categoria di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno proclamato 8 ore di sciopero, per l’intera giornata o turno di lavoro, sabato 20 aprile”.

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