“Senza autonomia non riusciremo ad investire sul territorio”

“Senza autonomia non riusciremo ad investire sul territorio”.

Nella giornata in cui la Camera di Commercio di Piacenza approva il bilancio consuntivo 2018, il presidente Alfredo Parietti fa il punto rispetto alla riforma – rimasta a metà – degli enti camerali, e le ripercussioni negative che questa situazione potrà avere non solo sul futuro della realtà piacentina, quanto sullo sviluppo complessivo di tutto il territorio: “Difficilmente riusciremo ancora ad investire un milione di euro, senza dover intaccare il nostro patrimonio” – dice Parietti.

“La Camera di Commercio di Piacenza è una realtà virtuosa, sana, che lavora bene, che ha parametri superiori a quelli della media nazionale. Però deve fare i conti – sottolinea il presidente – con un problema nato dalla riforma, che ha visto un abbattimento del 50% degli oneri; questo comporta la difficoltà, anche in condizioni positive come le nostre, a investire cifre importati sul territorio”.

Recentemente il presidente Parietti ha preso parte alla assemblea di Unioncamere, guidata da Carlo Sangalli, durante la quale è stato fatto il punto rispetto alla riforma delle Camere di Commercio e al loro accorpamento, operazione “che va avanti, però c’è un’apertura, anche sulla base del malcontento dovuto a una scelta troppo calata dall’alto, con una disponibilità ad intervenire su alcune modifiche – riferisce Parietti – che potrebbero essere legate sia alla possibilità di modificare gli organi camerali in funzione degli investimenti che poi le Camere stesse devono fare sui territori, ma soprattutto in funzione dell’indicazione della “camera ideale”, per numeri di iscritti e per dimensioni”.

“Ciò detto, dovremmo in tempi medio – brevi avere delle indicazioni che dovrebbero portare o mantenere fede agli accorpamenti previsti (per Piacenza, con Parma e Reggio, ndr) o altre posizioni che potrebbero portare a una autonomia. Cosa che però porterebbe a una sostanziale revisione di quella che è la riforma iniziale”.

IL BILANCIO 2018 – LA NOTA DELLA CAMERA DI COMMERCIO – Approvato all’unanimità il bilancio di esercizio della Camera di commercio che, come ha segnalato il Presidente Alfredo Parietti in apertura di seduta “presenta un risultato positivo per oltre 710 mila euro”, grazie ad un aumento dei proventi, anche di natura mobiliare derivanti dalle proprie partecipate, associato ad un’attenta gestione degli oneri correnti.

Due sono state le analisi presentate dalla Dirigente dell’Area Economica Finanziaria Ivana Nicolini, il confronto tra il consuntivo 2018 ed il preventivo aggiornato dello stesso anno per evidenziare l’andamento della gestione e quello tra il consuntivo 2018 ed il consuntivo 2017, per registrarne l’andamento nel tempo.

Occorre preliminarmente evidenziare che nel 2018 l’importo del Diritto annuale a carico delle imprese è stato maggiorato del 20% rispetto all’importo base (importo ridotto del 50% rispetto a quello del 2014) al fine di destinare tale maggiorazione alla realizzazione di quattro progetti strategici approvati dal MISE e riguardanti:

– Supporto alla digitalizzazione delle imprese con l’istituzione di un Punto Impresa Digitale (PID)

– Orientamento al lavoro e alle professioni (Alternanza Scuola – lavoro)

– Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese

– Valorizzazione turistica del territorio

Il risultato positivo registrato deriva principalmente dalla gestione finanziaria grazie al conseguimento di consistenti proventi mobiliari derivanti dalla distribuzione di dividendi da parte di proprie partecipate.

La gestione corrente si è invece caratterizzata per un incremento dei proventi correnti rispetto alle previsioni iniziali per circa 139.000 euro, grazie al positivo andamento di diritti di segreteria – legati all’attività dell’Ente – e agli introiti dell’attività di giustizia alternativa.

All’interno degli oneri correnti l’incremento registrato (circa 288.000 euro) è dovuto principalmente alle maggiori imposte calcolate sui maggiori redditi conseguiti, mentre gli oneri relativi all’acquisizione di beni e servizi per il funzionamento, ha fatto registrare la significativa riduzione di oltre 157.000 euro rispetto a quanto preventivato.

Anche gli oneri per il personale hanno fatto registrare una ulteriore riduzione in conseguenza della continua riduzione del personale in servizio che, per effetto delle norme specifiche delle Camere di Commercio, non è possibile sostituire. Tale riduzione, ormai strutturale, sta mettendo a dura prova la capacità dell’Ente di far fronte alle proprie attività.

Le spese per consumi intermedi sono stati ampiamente al di sotto degli stringenti limiti delle normative in materia di “spending review”, nonostante sia stato effettuato un versamento di circa 170mila euro allo Stato, proprio sulle riduzioni di spesa conseguite.

Complessivamente i proventi correnti hanno raggiunto il valore di 4.977.161 euro a fronte di oneri correnti per 5.770.823 euro. Occorre precisare che nell’ambito degli oneri correnti è ricompreso l’importo di circa 1.000.000 di euro destinato agli interventi economici.

Le destinazioni più consistenti hanno riguardato gli interventi promozionali a favore del territorio (oltre 557 mila euro) e i progetti finanziati con l’incremento del 20% del diritto annuale ed in particolare: al progetto PID sono stati destinati 138.400 euro, al progetto orientamento al lavoro e alle professioni 114.500 euro, al progetto di valorizzazione turistica 55.372 euro. Le risorse destinate al sostegno all’internazionalizzazione verranno in larga misura utilizzate nel 2019.

Al risultato della gestione corrente si sommano i risultati positivi della gestione finanziaria e di quella straordinaria che, assieme, hanno concorso al positivo risultato dell’esercizio.

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