“Agenti di polizia pentenziaria aggrediti da un detenuto in ospedale”

Agenti di polizia pentenziaria aggrediti da un detenuto in ospedale.

A denunciare l’episodio i sindacati Sappe e Uspp. Tutto – secondo quanto riferito – è accaduto mercoledì sera all’interno del reparto di igiene mentale dell’ospedale di Piacenza, dove era ricoverato da un paio di giorni un detenuto italiano, “non nuovo – spiegano i sindacati – a queste forme violente nei confronti del personale medico, infermieri e lo stesso personale di polizia penitenziaria”.

“Il detenuto – proseguono – sembrerebbe avere seri problemi psichiatrici e ieri sera a farne le spese sono stati altri due agenti della polizia penitenziaria, intervenuti dopo che era andato in escandescenza; lo stesso si è rivoltato contro gli agenti della penitenziaria costretti a ricorerre alle cure del pronto soccorso con contusioni e trauma giudicati guaribili in sei giorni”.

Sappe e Ussp denunciano “uno stato preoccupante del reparto di osservazione psichiatrica, dove l’uomo era detenuto”. “Il reparto – affermano – necessita di tabelle di servizio a cui è chiamato l’addetto di servizio all’interno del reparto di “osservazione psichiatrica”, personale non formato con linee guide precise; inoltre riteniamo che lo stesso reparto necessiti di lavabi e bagni in acciaio e non in ceramica, in quanto spesso vengono vandalizzati dagli stessi detenuti e gli oggetti possono essere usati sia per autolesionarsi sia contro il personale che opera all’interno dello stesso reparto”.

“E’ poi inconcepibile che nel week-end non vi siano figure come psicologo o psichiatri, necessarie per questo tipo di detenuti, mentre tutto ricade tutto sul povero agente di servizio di reparto. Inconcepibile anche il turno di piantonamento che effettua il personale di polizia penitenziaria con nove ore di servizio in tutto”.

“Personale – sostengono – a cui non viene nemmeno dato il cambio per il consumo del pasto, visto che il servizio impone un costante monitoraggio sul detenuto in tutti i suoi spostamenti all’interno della struttura ospedaliera.
Una violazione alla normativa che prevede “ tassativamente” turni a sei ore a cui non mancheranno segnalazioni al provveditorato regionale”.

“Ai colleghi vittime della vigliacca aggressione – concludono – va tutta la nostra solidarieta”.

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