Sesta edizione per il Festival 50+1, dal 10 al 31 maggio a Pontenure

Festival 50+1, la rassegna di teatro contemporaneo pontenurese a cura di associazione culturale Crisalidi realizzata grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il patrocinio del Comune di Pontenure, torna a maggio a Teatro Serra di Parco Raggio con la sua sesta edizione, che prevede una speciale anteprima e 4 spettacoli, ogni venerdì, dal 10 al 31 maggio, alle 21.30.

Si parte mercoledì 1 maggio con un assaggio di Festival al Teatro Municipale, all’interno di @TEATRO APERTO Arte in circolo vol. IV, in collaborazione con Associazione 18-30. Dalle 10 alle 19.30, ogni mezz’ora, per l’intera giornata, partirà una visita guidata alla scoperta del teatro: un’occasione unica per visitare il Municipale, un emozionante viaggio tra retropalco, camerini, loggioni e curiosità.

Al termine del tour a cura di Piacenza Musei e Amici dell’Arte Piacenza, ad attendere i visitatori ci sarà un’amica di 50+1, che il palco del Festival lo ha calcato nella primissima edizione, quella di maggio 2014: si tratta dell’attrice piacentina Barbara Eforo con “Andate pure. Io vi aspetto qui“, da lei scritto e interpretato per questo evento. E’ gratuito e non è richiesta la prenotazione, i gruppi sono a numero chiuso, per un massimo di 20 visitatori alla volta. Oltre alla visita guidata sono previsti una mostra di artisti under 35, live performance e aperitivo in terrazza.

Lasciato il Teatro Municipale, Festival 50+1 prosegue ed entra nel vivo venerdì 10 maggio, quando si trasferirà a Teatro Serra: per quattro venerdì consecutivi, dal 10 al 31 maggio, sul palco del piccolo teatro collocato all’interno di Parco Raggio saliranno altrettante giovani compagnie tra le più applaudite sulla scena nazionale, quattro prime visioni per Piacenza, accomunate dalla grande attualità dei temi trattati.

Un attesissimo ritorno, quello di Licia Lanera, ma soprattutto volti nuovi per la sesta edizione della rassegna pontenurese: ad inaugurarla sarà Daniele Ronco con il suo monologo ecosostenibile Mi abbatto e sono felice, a tal punto sostenibile che la messa in scena non utilizza energia elettrica tradizionale: si autoalimenta, attraverso lo sforzo fisico prodotto dall’attore.

Toccherà poi alla compagnia Fartagnan Teatro con Aplod, uno spettacolo che con i suoi riferimenti dal pop, dal cinema, dalle serie tv, si rivolge alla generazione multimediale, che con il mondo del teatro sembra avere poche affinità.

Sarà quindi la volta di Pedigree portato in scena da Enrico Castellani insieme a Luca Scotton della pluripremiata compagnia Babilonia Teatri, vincitrice tra l’altro del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia, di due premi Ubu, del Premio Hystrio alla Drammaturgia, del Premio Franco Enriquez per l’impegno civile e del Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro.

Ultima a calcare il palco di Teatro Serra sarà il premio UBU Licia Lanera, già acclamata in due diverse occasioni dal pubblico di 50+1: questa volta presenterà Guarda come nevica 1. Cuore di cane, primo episodio della trilogia che l’artista pugliese ha voluto dedicare agli autori russi Michail Bulgakov, Anton Čechov e Vladimir Majakovskij.

Un Festival in crescita, dopo l’avvio a maggio 2014 reso possibile da una campagna di crowdfunding di successo e dal contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, torna a maggio dopo cinque edizioni e tre edizioni speciali grazie alle quali il pubblico oltre ad apprezzare gli spettacoli in cartellone ha potuto riscoprire e vivere luoghi abbandonati della città e della provincia. Teatro Serra primo fra tutti: un teatro che fino a qualche anno fa veniva censito tra i teatri dimenticati d’Italia, definito come il più piccolo dei 428 teatri chiusi del nostro Paese, si può ogi considerare a tutti gli effetti un gioiello recuperato, uno spazio culturale attivo e in continua crescita.

Anche per questa edizione sarà attiva l’area gioco e babysitting gratuita per i bimbi degli spettatori a cura delle Tagesmutter della cooperativa L’Arco. La programmazione del Festival sarà consultabile come sempre sul sito crisaliditeatro.it.

Per info e prenotazioni, come di consueto: crisaliditeatro.it | a.c.crisalidi@gmail.com | 339.6634890 | pagina Facebook “Festival 50+1”.

IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL 50+1 2019

DANIELE RONCO
MI ABBATTO E SONO FELICE
VENERDI 10 MAGGIO ORE 21.30

di Daniele Ronco (ispirandosi a La decrescita felice di Maurizio Pallante)
con Daniele Ronco
regia Marco Cavicchioli
elementi di scena Piero Ronco, Federico Merula, Lorenzo Rota
realizzato con il sostegno di Teatro Tangram, Fondazione Piemonte dal Vivo, Città di Orbassano, Comune di Cumiana
una produzione Mulino ad Arte

L’idea di mettere in scena Mi abbatto e sono felice nasce dalla riflessione che ha accompagnato Daniele Ronco nei mesi successivi alla morte di suo nonno: “una persona che mi ha insegnato tanto e che stimo infinitamente per la condotta di vita esemplare perseguita durante i 91 anni trascorsi su questo pianeta”.

Mi abbatto e sono felice è un monologo a impatto ambientale 0, autoironico, dissacrante, che vuole far riflettere su come si possa essere felici abbattendo l’impatto che ognuno di noi ha nei confronti del Pianeta. Mi abbatto e sono felice non utilizza energia elettrica in maniera tradizionale: si autoalimenta, grazie allo sforzo fisico prodotto dall’attore in scena. Non sono presenti altri elementi scenici, i costumi sono essenziali e recuperati dal guardaroba di nonno Michele.

Vincitore MaldiPalco (2015) | CassinoOFF (2016) | Voce della società giovanile (2017) | Anello verde – miglior spettacolo teatrale green & smart (2018)

FARTAGNAN TEATRO
APLOD. Il video di un gattino puccioso può cambiarti la vita.
VENERDI 17 MAGGIO ORE 21.30

Scrittura di Rodolfo Ciulla
Regia collettiva di Rodolfo Ciulla, Michele Fedele, Matteo Giacotto e Giacomo Vigentini
Con Federico Antonello, Michele Fedele, Matteo Giacotto e Giacomo Vigentini
Voce Domomac di Dalila Reas
Costumi Sara Scodro
Disegno e realizzazione scene a cura di Elisa Vannuccini
Disegno luci di Giuseppe Musmarra
Con il sostegno di Giovani Direzioni e SpazioYAK – KarakorumTeatro

In un futuro non troppo lontano , il governo ha dichiarato illegale produrre e caricare in internet materiale video. Siti come YouTube sono stati chiusi e dichiarati fuori legge. Nei meandri del web però esistono siti pirata dov’è ancora possibile condividere video.

Il più famigerato di tutti è APLOD, dove un videomaker può guadagnare un sacco di soldi caricando il video divertente di un gattino. In questo mondo, a metà fra un romanzo di Orwell e una sceneggiatura dei fratelli Coen, dove tutti sono dediti al lavoro, il nostro protagonista viene licenziato: spinto dal peso delle bollette e dell’affitto da pagare, e stufo di vivere una vita quasi ai margini della società, decide di aprire un’associazione criminale dedita a produrre video pirata da caricare in rete e ricavarne un mucchio di quattrini.

Uno spettacolo di facile e rapida fruizione con riferimenti e citazioni dal pop, dal cinema, dalle serie tv, uno spettacolo divertente ma intriso del pessimismo cinico che contraddistingue i giovani 2.0 o generazione Y, ovvero i nati fra la caduta del muro di Berlino e l’attentato alle Torri Gemelle. Uno spettacolo che parla alla generazione multimediale che si sta allontanando dal teatro, o che forse non si è mai avvicinata.

Dichiarano gli autori: “APLOD è stato allestito all’interno dei locali dello Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo di Milano. Con una prova aperta abbiamo avuto il modo di far seguire la prima fase dell’allestimento ai ragazzi che frequentano il centro sociale. Così facendo siamo riusciti ad arricchire il nostro lavoro con i feedback di writers, skaters, ballerini di breakdance, artisti di strada, artisti visivi, compositori di musica elettronica, ma anche giovani immigrati o ragazzi che non hanno niente a che fare con il teatro o l’arte ma che hanno voluto ugualmente contribuire al progetto, anche solo con una semplice idea”.

Vincitore progetto Giovani Direzioni IV ed. | DOIT Festival IV ed. | bando Poverarte sezione Teatro 2018 | bando Theatrical Mass 2018 promosso da Campo Teatrale di Milano | bando CI.T.T.A’ DOLCI organizzato da Residenza IDRA.

BABILONIA TEATRI
PEDIGREE
VENERDI 24 MAGGIO ORE 21.30

con Enrico Castellani e con Luca Scotton
parole Enrico Castellani
cura Valeria Raimondi
direzione di scena Luca Scotton
produzione Babilonia Teatri, La Piccionaia centro di produzione teatrale
coproduzione Festival delle Colline Torinesi
un progetto di Babilonia Teatri
organizzazione Alice Castellani
scene Babilonia Teatri
costumi Franca Piccoli
foto Eleonora Cavallo

Pedigree è la storia di un giovane uomo, della sua famiglia con due madri, del padre donatore e dei suoi cinque fratelli di sperma sparsi per il mondo. Pedigree racconta le difficoltà di una nuova generazione alle prese con genitori biologici e genitori di fatto, con nuove problematiche di identità e di coscienza. Pedigree riflette sulle prospettive di determinate scelte, dei diritti, dei desideri, delle aspettative di una generazione in provetta alla ricerca di nuove radici e alle prese con nuove paure.

Un lavoro che è allo stesso tempo un pugno allo stomaco e una carezza, dotato di una scrittura che scivola leggera ma si attorciglia alle budella, carico di umanità. Pedigree sono due uomini che abitano il palco, senza nessuna apparente relazione tra loro. A legarli le note di Elvis. Vivono un ambiente sospeso a metà strada tra una galleria d’arte e un locale di street food, paradigma di un mondo in cui è pretestuoso tracciare confini e linee di demarcazione. Pedigree racconta di come le nostre dita corrano veloci su schermi e tastiere ma le nostre menti e i nostri costumi siano impregnati di quell’odore di naftalina che abbiamo ancora nel naso.

Babilonia Teatri è vincitore Leone d’Argento della Biennale di Venezia | 2 Premi UBU | Premio Vertigine | Premio Hystrio alla Drammaturgia | Premio Franco Enriquez per l’impegno civile ! premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro

COMPAGNIA LICIA LANERA
GUARDA COME NEVICA 1. CUORE DI CANE
VENERDI 31 MAGGIO ORE 21.30

di Michail Bulgakov
con Licia Lanera e Qzerty
sound design Tommaso Qzerty Danisi
luci Vincent Longuemare
costumi Sara Cantarone
maschera Sarah Vecchietti
assistente alla regia Annalisa Calice
tecnici di palco Cristian Allegrini e Martin Palma
organizzazione Antonella Dipierro
adattamento e regia Licia Lanera
produzione Compagnia Licia Lanera
coproduzione TPE – Teatro Piemonte Europa
con il sostegno del MiBAC e Regione Puglia e dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali

Il professor Filipp Filippovič riceve nel suo ricco appartamento di Mosca tutti coloro che rifiutano la decadenza e la vecchiaia ed interviene sui loro corpi installando degli organi animali e donando loro la giovinezza, fino a quando un giorno sperimenta il processo contrario: impianta nel corpo di un cane randagio ipofisi e testicoli umani.

Da questa operazione ne conseguono avventure rocambolesche e tragiche verità. Cuore di Cane apre uno spaccato su una società malata e sconfitta che tanto assomiglia al nostro oggi. Racconta i vizi, i difetti e le sclerosi della società attraverso il meccanismo dell’iperbole e del fantastico.

Ma soprattutto è un testo politico, che analizza il sistema e ne smaschera le falle, ne esamina le contraddizioni, ne deride le abitudini. Attraverso il grottesco, già presente nel testo originale, e che la Lanera spinge all’estremo nella riscrittura di questo monologo, viene evidenziata la miseria di una società che ha perso la coscienza politica. È dunque dell’oggi che si parla in questo spettacolo, di noi qui nel 2019, del qualunquismo, della deriva delle idee, dell’imbarbarimento o meglio dell’imbastardimento di una comunità.

Il lavoro su Cuore di Cane è caratterizzato da una struttura musicale decisa, affidata al compositore di musica elettronica Tommaso Qzerty Danisi. Tutte le voci sono affidate a Licia Lanera che continua il suo percorso impervio, negli abissi delle sue corde vocali, sperimentandone ogni possibilità, diventando prima cane, poi uomo, poi donna.

Cuore di Cane è il primo episodio della trilogia Guarda come nevica , che include tre testi e tre spettacoli sulla neve, tre autori russi e tre generi letterari. Il progetto prevede un lavoro di tre anni che comprende, oltre il testo di Bulgakov, Il gabbiano di Anton Čechov e Le poesie di Vladimir Majakovskij.

Licia Lanera ha ricevuto il Premio UBU – nuovo attore, attrice o performer under 35 (2014) | Premio Virginia Reiter – migliore attrice under 35 (2014) | Premio Duse – menzione d’onore attrice emergente (2014)

Con il patrocinio di Comune di Pontenure.
Con il sostegno di Fondazione Piacenza e Vigevano.
Con la collaborazione di L’Angolo Ristorante Pizzeria, Cantina Santa Giustina, Lo Fai – Handmade Bar, Filippo Losi Lab, Book Bank Libri d’altri tempi, Tagesmutter L’Arco, Biblioteca Comunale Villa Raggio Pontenure.

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