Rinnovo Franzini, dalla società un segnale forte e incoraggiante IL COMMENTO

Con il rinnovo per un biennio del contratto con cui si lega ancora Arnaldo Franzini alla panchina del Piacenza, la società ha dato un segnale forte ed incoraggiante. Quello che ha fatto Franzini lo dicono i fatti ed i numeri.

Arrivato su di una panchina alquanto turbolenta che aveva bruciato ben quattro allenatori (tra cui nomi di spessore come Venturato) in due anni, con impegno ed acume tattico, ha saputo costruire una squadra dandole un’organizzazione di gioco sicuramente particolare ma estremamente efficace ed anche (quando la condizione fisica lo consente) spettacolare.

Ha vinto un campionato di serie D stabilendo primati prestigiosi nella storia del Calcio Italiano, sempre con materiale di categoria e mai di serie superiore. In serie C ha perso i play off lo scorso anno eliminato, in modo piuttosto fortunoso, da un Parma che poteva permettersi un bilancio cinque volte superiore. Quest’anno il prodigio.

In un campionato che comprendeva formazioni titolate come Novara, Pro Vercelli, Pisa, Entella, Alessandria, Arezzo, Siena, Carrarese, Pistoiese e Juventus Under 23, tutte attrezzate per fare o per puntare alla serie B, il Piacenza di Franzini, autentico prodigio, fino all’ultima giornata era davanti a tutte e senza torti arbitrali oggi sarebbe in serie B. Dal lato tecnico ogni commento è superfluo. Quando è arrivato Franzini gli spettatori al Garilli erano poco più di un migliaio: nelle ultime tre partite casalinghe la media è stata attorno agli 8mila. Anche per questo dato ogni commento è superfluo.

E’ pleonastico aggiungere che i meriti dell’allenatore vanno divisi con i giocatori ed i dirigenti; soprattutto con Marco e Stefano Gatti che hanno sempre avuto fiducia incondizionata e lo hanno sempre dichiarato anche nei momenti più difficili. Il rinnovo per due anni ha un significato importante, perché è la dimostrazione tangibile che la società crede nel suo tecnico ed è decisa a seguirlo nel suo lavoro. Avrebbe potuto proporre un rinnovo annuale, ma sarebbe potuto suonare come un contentino riconoscente ma senza certezze nel futuro.

Così, invece, la dirigenza ha delineato quali saranno gli orientamenti sui futuri programmi, che prevedono (saggiamente) un budget limitato di spese e la valorizzazione dei giovani. Ciò non significa ridimensionare le ambizioni, che saranno aggiornate cammin facendo.

Per la realizzazione di questi programmi Arnaldo Franzini è l’allenatore ideale e tutti dobbiamo remare al suo fianco, anche quella sparuta frangia della tifoseria che, specie nelle partite dei play off, andava alla ricerca di presunti errori tattici o di formazione, non accorgendosi che la squadra, dopo un’annata eccezionalmente logorante, era rimasta in riserva energetica.

Luigi Carini

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