Lavoratori interinali di Amazon, respinto il ricorso per l’assunzione. Cisl: “Non ci fermiamo”

Il giudice del Lavoro di Milano Eleonora Porcelli ha respinto i ricorsi di una decina di lavoratori interinali che chiedevano l’assunzione a tempo indeterminato nello stabilimento Amazon di Castelsangiovanni (Piacenza).

I ricorsi (sono circa 180 i lavoratori che hanno fatto causa tra Milano e Piacenza) erano stati presentati dopo un’indagine dell’ispettorato del Lavoro, secondo cui erano state superate le quote di utilizzo degli interinali (lavoratori somministrati), tra luglio e dicembre 2017.

La sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano riguarda una decina di lavoratori seguiti dalla Cisl di Piacenza. Francesca Benedetti, segretaria provincia della Fisascat Cisl spiega che il pronunciamento negativo non farà desistere i lavoratori dal chiedere il rispetto dei loro diritti. La richiesta di assunzione diretta ad Amazon era partita da un folto gruppo di lavoratori, cosiddetti “somministrati“, a seguito dell’accertamento dell’ispettorato del Lavoro che aveva contestato alla multinazionale americana l’eccessivo ricorso a lavoratori precari per sostituire i dipendenti nell’ultima parte del 2017.

“Il giudice del lavoro ha respinto i nostri ricorsi – precisa Benedetti – senza entrare nel merito perchè non è stato rispettato il termine perentorio di 60 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro con l’azienda per avanzare la contestazione. Ma le domande sono state formulate dai lavoratori precari dopo tale termine perchè Amazon ha comunicato in ritardo il dato di utilizzo dei somministrati: come avrebbero potuto fare ricorso prima, se non erano a conoscenza della violazione delle regole da parte dell’azienda?”

“Per questo abbiamo chiesto al giudice di sollevare una questione di costituzionalità rispetto alla causa – aggiunge – se non lo farà, attendiamo le motivazioni per decidere di presentare appello”.

Intanto altri gruppi di lavoratori che hanno fatto ricorso attendono i pronunciamenti del giudice nelle prossime settimane. Ai primi di luglio, a Piacenza il giudice aveva già respinto i ricorsi di un’altra cinquantina di lavoratori di Amazon seguiti dalla Cgil. Gli accertamenti risalivano al dicembre del 2017, quando i funzionari dell’ispettorato del Lavoro si erano presentati nello stabilimento di Amazon di Castelsangiovanni, per accertare le condizioni di lavoro e la regolarità dei contratti dei lavoratori del colosso della logistica.

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