La crisi di governo nel vivo, al Quirinale anche De Micheli (Pd) e Foti (Fd’I) foto

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E’ stata una giornata cruciale per la crisi di governo di Ferragosto.

Le consultazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono entrate infatti nel vivo con le forze politiche maggiori: Fratelli d’Italia, Partito Democratico, Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle.

Al termine del primo giro di incontri, sul tavolo del Quirinale ancora più ipotesi: un nuovo esecutivo con una maggioranza parlamentare diversa da quella che ha sostenuto Giuseppe Conte, composta da Pd e M5s, quella di una clamorosa riappacificazione con la riedizione della formula gialloverde, oppure la prospettiva delle elezioni anticipate.

Per questo il Presidente ha concesso ai partiti ancora cinque giorni di tempo per proseguire il confronto: martedì prossimo riprenderà le consultazioni per tirare le fila definitivamente.

Gli eletti piacentini in Parlamento sono stati tra i protagonisti della gestione della crisi in queste ore: a salire al Quirinale con le rispettive delegazioni di partito sono stati infatti Paola De Micheli, vice segretaria del Pd, e Tommaso Foti, vicecapogruppo vicario di Fratelli d’Italia.

Fratelli d'Italia al Quirinale

L’appuntamento è rispettivamente alle 11 e alle 10 di mercoledì 22 agosto: Paola De Micheli ha accompagnato il segretario dem Nicola Zingaretti, mentre Tommaso Foti ha affiancato la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Alle 10 a salire nello studio del Presidente della Repubblica la delegazione di Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni, che ha ribadito la richiesta di elezioni anticipate. Ecco cosa ha scritto sui social Foti:

Alle 11 è stato il turno della delegazione del Partito Democratico con il segretario Nicola Zingaretti, il presidente Paolo Gentiloni, la vice segretaria Paola De Micheli e i capigruppo di Camera e Senato Graziano Delrio e Andrea Marcucci.

Nella sua dichiarazione dopo l’incontro, il segretario del Pd ha detto: “Abbiamo manifestato al presidente della Repubblica la disponibilità a verificare la formazione di una diversa maggioranza in Parlamento e l’avvio di una fase politica nuova e un governo nel segno della discontinuità politica e programmatica. Non un governo a qualsiasi costo: serve un governo di svolta, alternativo alle destre, con un programma nuovo, solido, una ampia base parlamentare e ridia una speranza agli italiani. Se non dovessero esistere queste condizioni, tutte da verificare, lo sbocco naturale della crisi sono nuove elezioni anticipate alle quali il Pd è pronto”.

(Le foto sono tratte dal sito del Quirinale)

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