“Sebastiani in grave depressione da due anni, sua condizione sottovalutata”
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“All’esito di questo incontro mi sono convinta che assolutamente bisogna andare nella direzione di chiedere una perizia psichiatrica”. Sono le parole della criminologa Roberta Bruzzone all’uscita dal carcere delle Novate dove ha incontrato per un paio d’ore Massimo Sebastiani.
Ad accompagnarla il legale della difesa (di cui la Bruzzone è consulente) Mauro Pontini. “Con fatica Sebastiani sta facendo i conti con quello che è successo – ha raccontato la criminologa ai cronisti che l’attendevano -, ma più passa il tempo e i ricordi si fanno nitidi ed è più facile affrontare tutto lo scenario in cui è maturata questa vicenda. Oggi ho approfondito la storia della vita di Sebastiani sotto diversi profili ed esplorato in particolare il rapporto con Elisa: confermo la mia analisi dopo aver visto lo stato dell’abitazione dell’uomo (nel primo sopralluogo ndr) e ho elementi in più per supportare quella versione”.
GRAVE STATO DI DEPRESSIONE – Mi ha colpito la condizione di disorientamento di Sebastiani e quanto è emerso in relazione a tutto il periodo precedente all’evento, parlo dei due anni precedenti in cui si è manifestata una crisi progressiva gravissima di natura depressiva”.
“Che ha lasciato ampi riscontri – ha proseguito – sotto diversi profili nella vita di Sebastiani, aspetti che purtroppo non è stato in grado di elaborare e che nessuno di quelli intorno a lui è riuscito a cogliere nella giusta prospettiva. Questo stato depressivo andava crescendo di pari passo con l’ossessione che è iniziata come dipendenza affettiva vera e propria, ma poi è diventata un’ossessione nei confronti di Elisa Pomarelli”.
“Mi ha fornito tutte le informazioni che ho chiesto – ha precisato la Bruzzone – in maniera estremamente collaborativa, non posso entrare nel merito dei dettagli perchè saranno oggetto di valutazione e che sottoporremo chiaramente alla Procura”.
“NON RIESCO A CAPIRE PERCHE’ L’HO FATTO” – “Lui pensa ancora ad Elisa in maniera sistematica e cronica, la domanda che più spesso è tornata nel nostro colloquio è ‘io ancora adesso non riesco a capire perchè l’ho fatto’. A questo interrogativo noi dobbiamo trovare una risposta”.
“Sebastiani era sicuramente in un periodo di stress enorme – ha sostenuto – per diversi motivi, anche di ordine economico e questo è ampiamente riscontrato da una serie di informazioni acquisite dalla Procura e sicuramente negli ultimi mesi era in una condizione provata ancora più del solito. E questo è un aspetto che ha giocato un ruolo nella vicenda: questa pressione e questa tensione che aveva”. “L’intenzione suicidiaria – ha fatto notare – si è certamente affacciata nella sua mente, ma l’idea di deludere e far star male i genitori lo ha bloccato”.
NESSUNA AGGRESSIONE O COLLUTTAZIONE – “Quel giorno succede qualcosa di terribile – ha spiegato – di cui Sebastiani stesso è per certi versi spettatore. Capisco che detta così può risultare anomala come ricostruzione: lui si vede agire ma non riesce a realizzare fino in fondo quello che fa fino a che non si rende conto che Elisa è morta. Tant’è che passa nel pollaio una serie di minuti un più perchè non capisce anche lui che cosa è successo fondamentalmente”.
“Quei 10 minuti che sono indicati dalla telecamere in realtà non registrano un’aggressione o un momento di confronto o una lite, in realtà non c’è stato nulla di tutto ciò. Lui esclude qualsiasi confronto fisico, qualunque lite e anche qualunque offesa da parte della ragazza. Questo è un elemento che mi porta a fare considerazioni su quello che è accaduto: succede in maniera estemporanea e rapidissima e che coglie di sorpresa purtroppo entrambi, non solo la Pomarelli”.
E ancora la versione della criminologa sul rapporto tra i due, in base alle dichiarazioni di Sebastiani. “Elisa non dice a Massimo ‘Non ci vediamo più”, ma facendo riferimento ad una busta che le avrebbero proposto di conservare, secondo quello che dice Sebastiani, e che lei avrebbe proposto allo stesso 45enne di conservare, avrebbe avuto una somma di denaro importante e a quel punto tutta una serie di lavoretti da fare insieme non sarebbero più stati necessari e quindi anche la frequentazione si sarebbe ridotta. Quindi Elisa con ogni probabilità ha detto ‘Non è il caso che ci vediamo così spesso'”.
“E questo gli ha fatto crollare il mondo addosso, sono le parole dette da Sebastiani. Lui descrive una serie di reazioni molto interessanti anche dal punto di vista neurologico, quindi indagheremo anche questo aspetto”.
“Lui aveva abbandonato la prospettiva – conclude la Bruzzone – di una relazione sentimentale con Elisa, era chiaro che quella direzione non sarebbe più stata percorribile, ma sperava che Elisa rimanesse nella sua vita, che restasse una figura importante anche se come semplice amica. Purtroppo questa garanzia è venuta meno”.
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