Una fiaccola per tenere viva la speranza. In 500 a Borgotrebbia per Elisa foto

Una fiaccola per tenere viva una speranza. Quella che Elisa non sia stata uccisa dall’uomo che la voleva, che sia ancora in vita e che possa ritornare alla sua casa.

In tanti – circa 500 persone – hanno partecipato a Borgotrebbia, dove risiede Elisa Pomarelli, alla fiaccolata organizzata stringersi intorno alla famiglia della 28enne scomparsa insieme a Massimo Sebastiani dallo scorso 25 agosto.

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Al termine dell’ennesima giornata di ricerche senza esito – nonostante le voci che si sono rincorse su tracce e ipotetici avvistamenti nei dintorni di Sariano – tanti piacentini hanno voluto manifestare la loro solidarietà. Le fiaccole sono state accese davanti alla casa dove Elisa vive coi genitori e le sorelle, per poi diffondersi nei giardini. Un corteo silenzioso ha percorso le strade del quartiere.

Ai cronisti ha parlato commossa anche la mamma di Elisa. “Queste persone mi aiutano molto, sono contenta perchè Elisa è nel cuore di tanti. C’è tanta speranza che possa tornare al più presto” – le sue parole. “Elisa è una brava ragazza, gentile e sincera, credeva nell’amicizia e forse è stata anche delusa da questo”. Le amiche della giovane hanno intonato alcune delle canzoni di Ligabue preferite da Elisa,”Certe notti” e “Piccola stella senza cielo”.

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Tra i presenti anche l’assessore comunale di Piacenza Jonathan Papamarenghi, che in questi giorni ha partecipato alle ricerche sul campo. Emanuela Perini dell’associazione “Non una di meno” ha detto: “Non c’è ancora nulla di certo, ma un momento molto complicato e difficile per questa famiglia. Per il momento speriamo tutti che non si tratti di un omicidio, attendiamo le ricerche e confidiamo in una soluzione positiva di questa vicenda”.