“Basta pettegolezzi, se mi si vuole sfiduciare metteteci la faccia. Pretendo leale collaborazione”

“Sono stanca di questi giochetti. Io mi sono presentata alle elezioni sostenuta da una maggioranza, indipendente dai partiti ma con i partiti. Io sono uno spirito libero, chi mi conosce lo sa. Questa libertà io la rivendico, ma voglio leale collaborazione”.

Così il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, ha chiuso le lunghe comunicazioni dell’ultima seduta di consiglio comunale del 30 settembre. Una riunione che ha visto diversi interventi legati agli screzi interni alla maggioranza, riportati dal quotidiano Libertà.

“Con i giornali è una guerra persa, dovremmo impiegare più tempo a spiegare che a lavorare – dice Barbieri -. Non voglio fare attacchi, ma a volte ci si stanca di dover correre dietro a notizie che non sono notizie perché non sono accadute”.

Libertà parla di una lite tra gli assessori Tassi e Baio che, dice il sindaco “non c’è stata, sicuramente però qualche furbo c’è stato. Perché c’è sempre qualcuno, che furbetto, non ho ancora capito chi, si diverte a dare non notizie che però diventano pesanti”. “Dover controbattere a qualcosa che non è accaduto è difficile, sono cose che stancano perché sono logoranti. Queste non sono notizie, sono pettegolezzi. Che, voi direte, ci sono sempre stati. Anche i nostri predecessori possono scrivere libri su questo”.

Rispetto al vertice di maggioranza, tenutosi nei giorni scorsi, cui non avrebbero partecipato i Liberali, Barbieri replica che si tratta di una riunione legata alle imminenti Regionali, in cui si è chiesto di garantire ugualmente l’impegno a palazzo Mercati di quei “consiglieri o assessori legittimamente interessati a correre per le elezioni”.

Quindi erano presenti esponenti di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, ma non i Liberali che, ironizza Barbieri, “non sono stati chiamati perché voi “correte per il sindaco”. Perché se ce le dobbiamo dire, diciamocele tutte. Queste situazioni fanno pensare alla volontà di diffondere un certo malumore. Ma c’è qualcuno che ha cambiato idea, se vuole sfiduciare il sindaco si viene qui (in aula, ndr). Ci vediamo in una situazione di lealtà e di chiarezza e questa situazione si affronta”.

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