“L’ultimo albero”, l’arte naturale di Romano Bertuzzi in una mostra evento a Piacenza

Una mostra diffusa in più prestigiose sedi, tra città e provincia, e un percorso artistico culturale fatto di incontri, concerti, conversazioni, conferenze, visite guidate speciali, laboratori, biciclettate ed altro ancora. Un vero e proprio festival per riflettere sui cambiamenti climatici in corso, i segreti della natura e le responsabilità dell’uomo.

Tutto questo è “L’ultimo albero“, mostra evento che accompagnerà la vita culturale e artistica di Piacenza e provincia da ottobre 2019 fino a giugno 2020. Un percorso di nove mesi che vuole suscitare una riflessione tra i cittadini sull’etica del vivere tra natura e disincanto, per una maggiore consapevolezza nei confronti di un patrimonio che tutti siamo chiamati a custodire. Come singoli e come comunità.

Protagonista dei percorsi espositivi è l’arte naturale di Romano Bertuzzi, artista piacentino, ma attivo sia in Italia che in Europa. Saranno proprio le sue opere naturali a costituire la principale sezione di ogni mostra e a proporre uno sguardo alla materia della natura per coglierne l’anima nascosta, interpellando al contempo il visitatore sul delicato tema della salvaguardia del pianeta e sui preoccupanti cambiamenti climatici che lo minacciano.

IL TITOLO – Un albero bianco di oltre sette metri di altezza con un nido alla sua sommità, caduto sulle colline piacentine, recuperato e interamente dipinto di bianco dall’artista Romano Bertuzzi, opera centrale del percorso espositivo alla Galleria Alberoni, è divenuto l’icona della mostra evento e ha ispirato il titolo di un percorso culturale di riflessione sui cambiamenti climatici e le responsabilità dell’uomo che vuole appunto scongiurare la profezia dell’ultimo albero. Un secondo albero con nido, di dimensioni più ridotte, ma altrettanto suggestivo, ritrovato e dipinto di bianco da Romano Bertuzzi, sarà esposto alla Galleria Biffi Arte.

I LUOGHI DELLA MOSTRA

Galleria Biffi Arte (19 ottobre – 1 dicembre 2019) – In mostra, negli spazi dell’Antico Nevaio, una serie di lavori a grafite, tecnica di elezione di Romano Bertuzzi: ciottoli fluviali e cortecce rinascono sulla carta, pelle misteriosa e numinosa di una natura solo in apparenza fossilizzata. E nel cuore del percorso espositivo, un’istallazione d’eccezione: un albero, bianco, tiene stretto tra le fronde un nido.

Biblioteca Passerini Landi (23 ottobre – 23 novembre 2019) – Attraverso stampe, cartoline e libri un ideale viaggio sul territorio di Piacenza alla scoperta dell’Albero. Dai salici e pioppi del Po, passando agli alberi da frutto della collina e della montagna per arrivare agli alberi dei giardini della città. Con una rarità di eccezionale valore: i libri di legno utilizzati nel Settecento.

Galleria Alberoni (26 ottobre-8 dicembre 2019) – Un albero bianco di oltre 7 metri con nido dell’artista Romano Bertuzzi, le cortecce e altre figure naturali e particolari di alberi create dalla perizia della sua matita, un tronco e un grande nido ritrovati e dipinti di bianco dall’artista, l’antica e mai esposta collezione di fogli lignei raccolti nel Settecento dal botanico e artista Fra Zaccaria, presentata al pubblico per la prima volta e affiancata ad altri preziosi oggetti della collezione naturalistica del frate botanico quali le cortecce da lui raccolte e tre deliziosi quadretti realizzati dallo stesso frate, l’uno raffigurante anatomie di piante e gli altri due contenenti epidermidi vegetali lavorate; alcuni rami e tronchi malati, concessi in prestito dalla Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a ricordarci la fragilità del pianeta, il film d’animazione L’uomo che piantava gli alberi di Frédéric Back, vincitore del Premio Oscar nel 1988, allestito in mostra.

Numerosi eventi (incontri, laboratori, visite speciali, concerti, biciclettate) per riflettere sui cambiamenti climatici e sulla tutela di quella straordinaria opera d’arte che è il Creato animeranno la Galleria Alberoni durante il periodo di mostra. Tra questi citiamo il doppio appuntamento con Luca Mercalli, celebre climatologo, noto volto televisivo e uno dei massimi esperti italiani del clima che cambia, che incontrerà la cittadinanza la sera del 20 novembre e gli studenti delle scuole piacentine la mattina del 21 novembre, celebrando così a Piacenza la Giornata Nazionale degli alberi.

Museo Civico di Storia Naturale (16 novembre 2019 – 19 gennaio 2020) – Un percorso attraverso gli erbari storici del museo a partire dalla Flora Italiae Superioris del 1820 fino alle raccolte più recenti mette in risalto la ricca biodiversità tra l’Appennino e il Po. All’ingresso l’installazione “La Garzaia” di Romano Bertuzzi presenta in chiave concettuale il rapporto tra ardeidi che nidificano sulla stessa pianta.

Biblioteca di Calendasco (21 novembre 2019 – aprile 2020) – Percorsi di lettura sul tema alberi/contrasto ai cambiamenti climatici. Progetto di “Social mapping”: costruzione della mappa degli alberi del paese. Una mostra fo­tografica sulle piante.

Museo Geologico di Castell’Arquato (26 aprile – 28 giugno 2020) – Il dialogo fra “L’ultimo albero”, disegni di cortecce, particolari di ciottoli e alcuni dei reperti più significativi del museo riguardanti antiche foreste pietrificate invitano ad una riflessione sui cambiamenti climatici e sul ruolo che l’uomo ha nella salvaguardia degli habitat naturali del pianeta.

I PROMOTORI – L’evento L’ultimo albero, come le ultime mostre alberoniane, nasce dalla volontà di proseguire sulla strada tracciata nella progettazione di eventi che, a partire da opere d’arte, consentano la costruzione di itinerari culturali a 360° capaci di toccare numerose dimensioni del sapere e della sensibilità dell’uomo, in un confronto aperto con i nodi critici e le tematiche sociali e culturali più delicate.

L’ultimo albero è infatti promosso da Biffi Arte, Opera Pia Alberoni, Comune di Piacenza – Piacenza Musei in rete, Società Meteorologica Italiana. Con il Patrocinio di: Regione Emilia Romagna, Provincia di Piacenza, Diocesi di Piacenza-Bobbio, WWF Italia, Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Piacenza, Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Piacenza. In collaborazione con: Università Cattolica del Sacro Cuore, Comune di Calendasco, Comune di Castell’Arquato, SVEP Centro di Servizio per il volontariato di Piacenza, Associazione La Ricerca, GEOCART, Associazione Velòlento, Infoambiente. Con il sostegno di: Twin pack, SD Impianti tecnologici, Sintic Informatica e Internet, Parchi del Ducato, Consorzio di Bonifica di Piacenza.

L’ARTE NATURALE DI ROMANO BERTUZZI – Sarà un albero bianco di oltre sette metri di altezza che ospita alla sua sommità un nido, icona della complessiva mostra e ispiratore del titolo del complessivo progetto culturale, ad accogliere i visitatori nella Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni dove saranno allestite le sezioni principali del percorso alberoniano. Si tratta di una pianta caduta sulle nostre colline e che l’artista Romano Bertuzzi ha completamente dipinto di bianco. Ora, con il suo tronco e i rami completamente algidi, interroga l’uomo contemporaneo sulla pericolosa deriva ambientale in corso, ma in una chiave di lettura che punta allo spirito e al senso profondo delle cose.

Il percorso espositivo tra arte, natura, scienza e cinema allestito alla Galleria Alberoni prosegue con alcune suggestive cortecce e altre figure naturali e particolari di alberi creati dalla perizia della matita dell’artista, che ha fatto del disegno a grafite sua tecnica d’elezione. Completano la sezione artistica della mostra un grande nido dipinto di bianco da Romano Bertuzzi che interpella la responsabilità dell’uomo contemporaneo e del visitatore sulla protezione della vita umana e del pianeta per le generazioni future, e un tronco recuperato e dipinto di bianco sempre dall’artista.

I FOGLI LIGNEI DI FRA ZACCARIA DA PIACENZA – La sezione naturalistica della mostra, presenta un assoluto inedito del patrimonio scientifico alberoniano: la collezione di fogli lignei raccolti nel Settecento dal botanico e artista Fra Zaccaria da Piacenza (1722-1814). Questa inedita e poco conosciuta raccolta alberoniana è stata studiata da Maria Rosa Pezza proprio per questa occasione e sarà presentata al pubblico, per la prima volta in assoluto, affiancata ad altri preziosi oggetti, della collezione naturalistica del frate botanico, particolarmente capaci di dialogare con le opere di Bertuzzi: le antiche cortecce di tronco da lui raccolte nel XVIII secolo e i tre deliziosi quadretti realizzati dallo stesso frate, l’uno raffigurante anatomie di piante e gli altri due contenenti epidermidi vegetali lavorate. (Vedi paragrafo dedicato).

I TRONCHI MALATI E LA FRAGILITA’ DEL PIANETA TERRA – Un’ulteriore vetrina presenterà alcuni esempi di tronchi e rami malati. Anche le piante, infatti si ammalano. Si tratta di reperti concessi in prestito dal Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Sostenibili dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, tra le Istituzioni che collaborano alla mostra, e che vuole illustrare la fragilità del pianeta che abitiamo.

IL CINEMA, LA NATURA E LA SUA TUTELA – Nella sala Mazzolini conclude l’itinerario alberoniano la presentazione in mostra del capolavoro del cinema di animazione L’uomo che piantava gli alberi, opera del regista, ma anche disegnatore e illustratore Frédéric Back. Si tratta del film vincitore del Premio Oscar nel 1988 quale miglior film d’animazione. Il film è tratto dallo straordinario racconto di Jean Giono, una storia esemplare sul rapporto tra uomo e natura.

GLI INCONTRI – Saranno numerosi gli eventi che animeranno il periodo di apertura della mostra tra conversazioni, concerti, laboratori, visite guidate speciali, biciclettate, passeggiate, etc. Tra tutti gli eventi merita una menzione speciale il duplice appuntamento con il noto meteorologo e climatologo Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e uno dei massimi esperti italiani del clima che cambia, tema che lo vede da anni impegnato in prima linea nel segnalare i gravi rischi che corre il nostro pianeta e nell’illustrare e suggerire modi, forme e scelte di sostenibilità ambientale, praticandole in prima persona. Luca Mercalli sarà alla Sala Arazzi della Galleria Alberoni mercoledì 20 novembre alle ore 21 con una conversazione intitolata Non c’è più tempo. Come reagire agli allarmi ambientali.

La mattina seguente, giovedì 21 novembre, Luca Mercalli celebrerà la Giornata Nazionale degli alberi a Piacenza e sempre nella Sala degli Arazzi in un incontro riservato agli studenti degli Istituti scolastici piacentini e a quelli delle Università cittadine. Un’occasione davvero preziosa per approfondire il tema dei cambiamenti climatici in corso in un momento nel quale, anche grazie alle iniziative degli studenti di tutto il mondo, il delicato tema ha conquistato la ribalta dell’agenda delle priorità che esigono di essere affrontate.

NELLA PAGINA SEGUENTE IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI

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