Il ferro per la logistica piacentina: “Torniamo a parlare di sviluppo“ foto

Polo del ferro, il convegno e la firma del protocollo a Piacenza a Palazzo Farnese hanno sancito una volta per tutte come questa sia un’opportunità da non perdere per tornare a parlare di sviluppo di tutto il territorio. A maggior ragione se Rfi si è detta disponibile ad anticipare al 2021 l’investimento di 40 milioni necessario allo spostamento dello scalo merci nell’area della logistica.

“Con i tempi certi di questo progetto – ha affermato il ministro Paola De Micheli – abbiamo raggiunto un obiettivo, ma dobbiamo già porcene un altro: occorre tornare per Piacenza a parlare di sviluppo, senza consumare altro suolo ma attraendo nuove imprese. Solo così la logistica può essere quella opportunità di crescita economica e sociale per il nostro territorio”

Protocollo polo del Ferro De Micheli

“Piacenza è al centro della logistica nazionale e non solo – ha detto Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi – è per questo che ha bisogno di una maggior presenza di ferrovia e il protocollo che sottoscriviamo oggi definisce lo spostamento dei binari dentro al polo logistico. I tempi sono definiti, occorre rinnovare l’apparato degli scambi con la stazione ferroviaria e la realizzazione dello scalo merci entro il 2024″.

Protocollo polo del Ferro De Micheli

Lo ribadisce anche il sindaco di Piacenza e presidente della Provincia Patrizia Barbieri. “Il polo del ferro entra con questo protocollo all’inizio della fase esecutiva, la ricaduta avrà dei benefici per il territorio con la liberazione di aree nelle vicinanze della stazione e lo spostamento dei binari”. “La logistica piacentina – afferma – diventa con questo intervento la capitale della logistica europea. Con questo protocollo ci prendiamo impegni precisi sulle successive fasi attuative, l’importanza territoriale dell’investimento consente da fare un salto di qualità per le prospettive di sviluppo della logistica in termini di sostenibilità e attrattività”.

La consigliera regionale Pd Katia Tarasconi ha messo in evidenza come “spostare i trasporti delle merci da strada a rotaia è fondamentale per migliorare la qualità dell’aria”. Rita Adam, ambasciatrice Svizzera, ha sottolineato il valore della collaborazione tra Italia e la Confederazione nella realizzazione delle infrastrutture per la movimentazione delle merci.

“La Svizzera – ha detto – sta compiendo una serie di importanti investimenti, lo posizione centrale del paese in Europa ha indotto una grande crescita del trasporto su strada, stiamo lavorando per lo spostamento delle merci e del traffico pesante dalla strada alla ferrovia. Con risultati incoraggianti con una diminuzione di 800 mila camion lungo i valichi stradali svizzeri e i corridoi alpini”.

Marco Gosso amministratore delegato di Mercitalia Logistics ha ribadito l’importanza dei collegamenti tra l’Italia e l’Europa. “Il deficit logistico dell’Italia è dovuto al fatto che il paese è troppo disconnesso dal punto di vista ferroviario e paghiamo – afferma – questo gap anche in termini di PIL rispetto agli altri paesi europei. Con Hupac abbiamo sottoscritto accordo per realizzare alcuni nuovi terminal in Italia per potenziare i servizi di trasporto, tre nuovi terminal a Milano, Brescia e Piacenza per sviluppare i servizi di trasporto combinato. Il terminal di Piacenza è il primo a entrare nella fase operativa e avrà un impatto ridotto sull’ambiente con grande utilizzo di tecnologia e in grado di raddoppiare la capacità del polo di Le Mose”.

Bernhard Kunz di Hupac ha descritto l’intervento a Piacenza per far crescere il terminal piacentino: “La logistica è l’agenzia di viaggio per la merce e ci vuole grande capacità di innovare. Lo sviluppo dell’intermodalità ci ha consentito – dice – di spostare da gomma e ferro le merci e di creare valore aggiunto e anche posti di lavoro. Il modello della regione Emilia Romagna è positivo e dovrebbe essere assunto in tutta Italia, tramite Piacenza questa regione è connessa al mondo e siamo contenti di fare la nostra parte”.

Protocollo polo del Ferro De Micheli

“Un miliardo di tonnellate di merci che si producono e si muovono in Italia lo fanno prevalentemente su gomma, dobbiamo interrogarci su cosa fare nel futuro – afferma Maurizio Gentile di Rfi -. C’è un potenziale enorme di sviluppo nel paese per il traffico commerciale ferroviario, l’Italia ha un gap infrastrutturale per la dotazione funzionale alla logistica, i costi dello spostamento delle merci pesa sui costi e sulla competitività del sistema paese: siamo al 26esimo posto nel mondo. Questo protocollo prevede di portare i treni merci nel polo logistico liberando al contempo le aree nella stazione di Piacenza, con benefici per i viaggiatori e per il comparto commerciale”.

“Siamo l’unico paese europeo con 2/3 dei confini affacciati sul mare e non riusciamo ad essere competitivi sul traffico delle merci navali perché non c’è stato un investimento sufficiente – fa notare il ministro dei Trasporti Paola De Micheli -. Dobbiamo arrivare a un potenziamento enorme del collegamento dei porti sul ferro. Vorrei che la scelta del ferro negli investimenti fosse strategica e irreversibile per l’Italia. Dobbiamo spostare il più possibile il traffico delle merci sulle ferrovie, e questa è una scelta nazionale dell’Italia perché la vera grande barriera all’ingresso del trasporto su ferro sono i tempi di realizzazione delle ferrovie, un tipo di infrastrutture che ci mette molto più al riparo rispetto alla manutenzione e alle gestione”.

“Piacenza ha anticipato i tempi rispetto al progetto di polo del ferro, oggi ci riappropriamo di una strategia per il nostro territorio, per le imprese e anche per il lavoro perché la logistica di qualità porta investimenti produttivi e anche servizi tecnologici. Siamo arrivati ad una gestione più ordinata del polo logistico superando alcuni problemi e oggi Rfi è in grado di anticipare gli investimenti per avviare la realizzazione del polo del ferro, non sussistono più problemi burocratici. Con i tempi certi di questo progetto abbiamo raggiunto un obiettivo ma dobbiamo già porcene un altro: occorre tornare per Piacenza a parlare di sviluppo, senza consumare altro suolo ma attraendo nuove imprese. Solo così la logistica può essere quella opportunità di crescita economica e sociale per il nostro territorio” conclude il ministro.

La nota stampa del Comune – Il Polo del Ferro è un progetto strategico a livello nazionale, che disegna ancora di più per Piacenza il ruolo di capitale della logistica del Nord Italia, con forti sinergie con l’Europa: una logistica di seconda generazione, sempre più sostenibile a livello ambientale e con positive ricadute in quanto ad attrattività e sviluppo economico del territorio.

Sono questi il filo conduttore e le conclusioni dell’importante evento tenutosi questa mattina nella splendida cornice di Palazzo Farnese a Piacenza, che ha visto al tavolo dei relatori i principali attori del progetto del Polo Logistico del Ferro, il nuovo hub intermodale di Piacenza, i cui primi lavori di realizzazione inizieranno a breve a Le Mose, grazie al forte investimento di Piacenza Intermodale, società del Gruppo svizzero Hupac, Mercitalia Logistics e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), e che affonda le sue radici già dai primi anni del nuovo secolo.

La valenza e la strategicità del progetto è stata sottolineata dal prestigioso tavolo dei relatori, con la presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, on. Paola De Micheli, che ha concluso i lavori dopo gli interventi dell’Ambasciatrice svizzera a Roma, Rita Adam, di Marco Gosso, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Mercitalia Logistics (Gruppo FS Italiane), di Bernhard Kunz, CEO del Gruppo Hupac, e di Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), nonché di Regione Emilia-Romagna con la consigliera Katia Tarasconi.

A fare gli onori di casa e ad aprire il convegno, dal titolo “La logistica piacentina prende il treno…”, è stato il Sindaco e Presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri, che nel ripercorrere le ultime tappe dello strategico progetto, ha ricordato nei numeri il valore attuale del comparto della logistica e dei trasporti per l’economia piacentina, che oggi “con oltre 11 mila addetti, una superficie di 5 milioni di metri quadrati di cui la metà nel polo di Le Mose e un fatturato complessivo di 1,1 miliardi di euro, è una delle realtà economiche in maggiore sviluppo e con enormi ulteriori potenzialità che potranno concretizzarsi con la realizzazione del Polo del Ferro, su cui l’Amministrazione è fortemente impegnata”.

Al progetto di una logistica sostenibile ha ribadito il proprio sostegno e impegno la Regione Emilia-Romagna nella dichiarazione del Vicepresidente e assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti, Raffaele Donini, rappresentato dalla consigliera regionale Katia Tarasconi: “Crediamo fortemente nell’importanza di una mobilità delle merci che sia sempre di più legata al trasporto ferroviario, piuttosto che a quello su gomma. Oggi in Emilia-Romagna sono quasi 20 milioni le tonnellate di merci su ferro, l’equivalente di 750.000 camion in meno sulle nostre strade. L’accordo che sigliamo oggi rientra pienamente nell’impegno della Regione e segna un importante passo avanti nell’efficientamento delle infrastrutture ferroviarie del nodo logistico piacentino”.

Particolarmente significativa la partecipazione all’evento dell’Ambasciatrice svizzera a Roma, Rita Adam, che ha dichiarato: “Il trasporto delle merci su rotaia è un fattore di fondamentale importanza per la crescita economica e per la sostenibilità ambientale dell’Europa. Occasioni come quella odierna attestano l’intensa e proficua collaborazione tra Italia e Svizzera, sia a livello pubblico che privato, in ambito di politica dei trasporti. Piacenza si posiziona sempre più come punto focale per il trasporto sostenibile a livello europeo.”

Sono così stati anticipati gli interventi che sono entrati più specificatamente nel merito della presentazione del progetto; l’Amministratore Delegato di Mercitalia Logistics, Marco Gosso, e il Direttore di Hupac, Bernhard Kunz, hanno evidenziato come il Polo Mercitalia (il raggruppamento delle società del Gruppo FS Italiane che operano nel trasporto merci e nella logistica) e Hupac rappresentano un importante potenziale per la crescita eco-compatibile per la logistica piacentina. Gli investimenti per la costruzione del nuovo terminal di Piacenza permetteranno un ulteriore sviluppo del traffico su ferrovia e la creazione di ulteriori posti di lavoro sul territorio. Per questo motivo il Polo Mercitalia e Hupac accolgono con favore la firma degli accordi e il forte sostegno che fornisce la Regione Emilia Romagna e Piacenza alla logistica su ferro.

L’Amministratore Delegato di RFI, Maurizio Gentile, ha quindi presentato la partecipazione del Gestore dell’infrastruttura nazionale nell’ambito del progetto. “Con la firma di questo protocollo – ha dichiarato Gentile – Rete Ferroviaria Italiana conferma il proprio impegno per lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria di questo territorio a servizio del trasporto merci. Potenziare la rete per consentire la circolazione di treni con maggiore volume di carico, rafforzare i collegamenti con i porti, migliorare il trasporto nell’ultimo miglio da e per i distretti produttivi e i terminali intermodali sono infatti gli strumenti con cui RFI intende contribuire allo shift modale dalla gomma al ferro nel trasporto delle merci e a una mobilità sostenibile per il nostro Paese. Piacenza si trova in posizione privilegiata rispetto ai 4 Corridoi europei TEN-T e il traffico merci da e per la stazione ferroviaria è in continua crescita. Grazie allo scambio di aree con il Comune sarà quindi possibile da un lato incrementare la fruibilità dei poli logistici, migliorare l’accesso all’infrastruttura, offrire servizi integrati, e dall’altro implementare i servizi della stazione cittadina, potenziandone il ruolo di hub intermodale a vantaggio delle tante persone – molte pendolari – che ogni giorno la frequentano”.

A concludere l’importante incontro l’intervento del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On, Paola De Micheli: “Piacenza ha anticipato i tempi rispetto al progetto di polo del ferro, oggi ci riappropriamo di una strategia per il nostro territorio, per le imprese e anche per il lavoro perché la logistica di qualità porta investimenti produttivi e anche servizi tecnologici. Siamo arrivati ad una gestione più ordinata del polo logistico superando alcuni problemi e oggi Rfi è in grado di anticipare gli investimenti per avviare la realizzazione del polo del ferro, non sussistono più problemi burocratici. Con i tempi certi di questo progetto abbiamo raggiunto un obiettivo, ma dobbiamo già porcene un altro: occorre tornare per Piacenza a parlare di sviluppo, senza consumare altro suolo ma attraendo nuove imprese. Solo così la logistica può essere quella opportunità di crescita economica e sociale per il nostro territorio”.

Al termine del convegno, Comune di Piacenza, Ministero dei Trasporti, Regione Emilia-Romagna, RFI e FS Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane) con l’Amministratore Delegato Umberto Lebruto, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa che definisce gli obiettivi e le modalità attuative del nodo intermodale “Polo Logistico del Ferro”, un’operazione strategica che apre non solo per Piacenza, ma per il sistema economico del Nord Italia una nuova stagione di sviluppo legata a una logistica sostenibile e con forte interconnessioni con il tessuto economico e produttivo europeo.

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