Il museo che racconta i piacentini migranti e la grandezza di Scalabrini foto

Siamo tutti migranti. Lo certifica la storia, anche quella che viene raccontata attaverso gli strumenti multimediali nel nuovo Museo Emigrazione Scalabrini (Mes), inaugurato sabato 30 novembre nella sede dei Missionari Scalabriniani a Piacenza in via Torta 14.

Un percorso multimediale che attraversa in tutte le sue fasi l’esperienza di quei tanti italiani e piacentini che, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, abbandonarono le proprie case per emigrare all’estero. Le prime due sale si propongono di raccontare la partenza e il viaggio del migrante tramite la ricostruzione dei poveri ambienti di una casa contadina di inizio Novecento e le cuccette di terza classe di un piroscafo diretto in America.

museo dell'emigrazione Curia

La terza sala, invece, è tutta dedicata ad approfondire la figura di Monsignor Scalabrini, vescovo di Piacenza tra il 1876 e il 1905. A lui si deve la fondazione dei missionari e delle missionarie scalabriniane, che a partire dalla fine dell’Ottocento spesero la propria opera di apostolato a servizio dei migranti italiani all’estero. L’ultima sala chiude il cerchio soffermandosi sulle esperienze di alcuni migranti attuali che proprio a Piacenza hanno trovato la loro casa.

Nel corso del suo intervento il vescovo Gianni Ambrosio ha colto l’occasione per invitare papa Francesco a visitare il Mes di Piacenza.

museo dell'emigrazione Curia
museo dell'emigrazione Curia

Scopo del museo – ha precisatro Manuel Ferrari – è quello di far conoscere ai visitatori, soprattutto ai più giovani, una vicenda che ha interessato così tanti italiani e piacentini tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

museo dell'emigrazione Curia

Per questo è stato studiato un percorso multimediale e fortemente emozionale che riesca a coinvolgere i visitatori facendogli sperimentare che cosa davvero voleva dire mettersi per mare in cerca di migliori opportunità. Speriamo che i ragazzi che verranno qui in visita possano uscire dal Museo in grado di giudicare in altro modo il fenomeno migratorio, meno con la pancia e più con il cuore.

museo dell'emigrazione Curia

Il museo è aperto al sabato e alla domenica dalle 15 alle 18. Da marzo sarà visitabile anche durante la settimana su prenotazione per gruppi.

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