Il Piace a Fano in cerca di continuità, Matteassi “Andiamo per vincere”. Si ferma Cacia
Più informazioni su
Reduce da due vittorie consecutive tra Coppa e campionato il Piacenza viaggia verso Fano dove domenica (ore 15) affronterà la Cenerentola del girone.
Il successo arrivato nel finale nell’ultima giornata contro il Gubbio ha dato un po’ di fiato alla squadra di Franzini che veniva da un periodo tutt’altro che brillante ed era chiamata a sfruttare un trittico di gare sulla carta favorevole per ripartire; superato il primo ostacolo, l’obiettivo è quello di puntare all’intera posta anche contro il Fano, formazione all’ultimo posto in classifica e reduce da cinque sconfitte consecutive.
Sono state però finora proprio le gare “abbordabili” ad aver creato i problemi maggiori al Piacenza, costando in più occasioni punti importanti. Oltretutto Franzini dovrà fare i conti con l’emergenza in attacco: oltre a Sestu, alle prese con una contrattura che ben difficilmente gli permetterà di scendere in campo, problemi anche per Cacia, fermato da un problema al polpaccio. Non sarà fra i pali nemmeno Del Favero, impegnato in nazionale con l’Under 21, sostituito da Bertozzi.
“Tutte le partite sono difficili, ma è ovvio che a Fano andiamo per vincere – dice chiaramente il ds Matteassi che ha parlato alla vigilia. Dobbiamo trovare continuità anche perché i ragazzi sono molto motivati”. Sulla formazione: “Giocherà Bertozzi, ma non è detto che giochi Bolis a centrocampo, il mister ha provato varie soluzioni. Per quanto riguarda Sestu vedremo in questi due giorni, mentre mancherà Cacia per un leggero infortunio muscolare”.
Arriva decisamente più in difficoltà il Fano, formazione molto giovane guidata in panchina da Gaetano Fontana: “Il Piacenza ha blasone, qualità, – le sue parole riportate dal sito della società – è una squadra che sta lavorando molto bene da un po’ di anni, ha disputato ottimi campionati in passato e si è rinforzata grazie alla presenza di elementi come Paponi, che ho avuto la fortuna di conoscere a Castellammare e del quale conosco il valore sia come profesionista che come ragazzo, e di Cacia che seguo da quando era ragazzino”.
“A pensare questi nomi vengono i brividi, ma partiamo dallo 0-0 e dal fatto che vogliamo fare sicuramente risultato. Ma non deve esserci l’assillo che ti porta via brillantezza, serenità e lucidità. Dobbiamo portarlo attraverso il lavoro che stiamo facendo e poi alla fine vediamo quello che accade”.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.