“Incontri”, il festival tra fragilità e scrittura. Si parte con il libro “Mi chiamano Messi”

Il 3 dicembre è la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità e per questo anche Piacenza celebrerà questa ricorrenza con alcuni appuntamenti tra martedì, il giorno stesso della ricorrenza, e sabato 7 dicembre.

L’idea è nata da Asp Città di Piacenza nell’ambito delle attività di sensibilizzazione sul tema disabilità affidatele dal Comune di Piacenza. La realizzazione concreta è stata affidata alla cooperativa sociale Officine Gutenberg. Si è percorsa la strada della collaborazione con tutte le realtà che si occupano di handicap a Piacenza e particolarmente significativo è risultato l’apporto dell’Associazione William Bottigelli Onlus e della Fondazione Pia Pozzoli “Dopo di noi” Onlus.

La manifestazione ha preso il nome di “Incontri. Lettura, scrittura e fragilità” e dopo un primo momento di domenica 1 dicembre alla Basilica Sant’Antonino con il classico concerto della Fondazione Pia Pozzoli, si andrà verso i due appuntamenti centrali della rassegna, quello di martedì sera con al centro l’incontro con Francesco Messori, calciatore e fondatore della Nazionale Calcio Amputati, e poi sabato con una serie di incontri che si concluderanno con la proiezione del mediometraggio dal titolo “Zigulì”.

Francesco Messori e il suo libro “Mi chiamano Messi” – Un ospite importante e un simbolo dello sport che va oltre le barriere della disabilità, sarà il grande protagonista del martedì sera a partire dalle 18 nel Salone Monumentale della biblioteca Passerini Landi. Stiamo parlando di Francesco Messori, fondatore nel 2012 della Nazionale Calcio Amputati, che insieme alla scrittrice Elena Becchi ci porterà il suo libro, edito da Aliberti, dal titolo “Mi chiamano Messi”. Un incontro dentro e fuori dal “campo”, reso possibile grazie all’Associazione William Bottigelli, che vedrà Messori, un ragazzo di soli 21 che è riuscito passare dai campetti di periferia al Palazzo di Vetro dell’ONU inseguendo il sogno di giocare a calcio, confrontarsi con un campione della squadra della nostra città, il Piacenza Calcio: Daniele Cacia. L’incontro sarà moderato dal giornalista Andrea Dossena.

Scrittura e fragilità tra parole e immagini – Per la giornata conclusiva del festival si cambia location e si va verso Palazzo Ghizzoni Nasalli. Un pomeriggio che vedrà dalle 16 alle 19 una lunga serie di momenti che culmineranno con la proiezione del mediometraggio “Zigulì”. Prima di questo momento conclusivo però il pomeriggio proporrà una serie di incontri, a partire da quello con Girolamo Lacquaniti che prima leggerà il testo “Storia di Angela” tratto dal suo libro Te lo giuro e poi lancerà il contest di scrittura aperto a tutti incentrato sui temi dell’intero festival e che si chiama “Incontri ravvicinati di un diverso tipo”.

Alle 16.30 sul palco ci sarà il libro “Foto da romanzi” portato da Gianfranco Caramella a nome dell’Associazione Fa.Di.Vi e Oltre di Genova, che rappresenta il risultato di un laboratorio in cui i protagonisti, gli abitanti di una realtà residenziale con disabilità complesse, sono diventati attori in modo che potessero uscire “fuori dalla riserva”. A seguire un’altra bella storia, stavolta proveniente da “Il seme” di Biassono. Simona Foletti porterà con sé l’esperienza del concorso regionale di poesia “Le parole per dirlo”.

Dopo una breve pausa caffè, si passerà al momento cinematografico di Incontri. Sullo schermo sarà proiettato “Zigulì”, il mediometraggio girato da Francesco Lagi che racconta il rapporto denso e accidentato tra un padre e il figlio disabile, e poi presentato da Massimiliano Verga ossia l’autore del libro da cui Lagi ha preso spunto, e da Matteo Schianchi, docente di Didattica e pedagogia speciale all’Università Bicocca di Milano.

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