Protocollo antimafia negli appalti pubblici, rinnovata l’intesa tra Ausl e Prefettura

Nella mattinata del 10 dicembre il prefetto Maurizio Falco e il direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza Luca Baldino hanno rinnovato l’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione criminale negli appalti pubblici con la sottoscrizione di un nuovo protocollo.

Il protocollo durerà cinque anni e consentirà di intensificare i controlli antimafia sulle imprese appaltatrici. Il precedente protocollo era scaduto nel giugno scorso ed entrambe le amministrazioni hanno così colto l’occasione per rafforzare i controlli antimafia negli appalti pubblici. Ciò è avvenuto – fa sapere la Prefettura – concordando “una deroga più incisiva alle soglie di valore dei contratti di appalto, fissate da regolamenti comunitari a livelli elevati che non sempre consentono di individuare le imprese che subiscono infiltrazioni o condizionamenti della criminalità organizzata”. E’ stato così convenuto di “ridurre ulteriormente le soglie di valore oltre le quali è necessario richiedere l’informazione antimafia per le imprese aggiudicatarie dell’appalto pubblico”.

“La riduzione delle soglie di valore da 250 mila a 150 mila euro per gli appalti di opere e lavori e l’istituzione di una soglia di valore, prima assente, per le forniture di beni e servizi (individuata in 80 mila euro) – prosegue la Prefettura – appaiono oggi idonee a garantire i controlli in misura sensibilmente maggiore rispetto al passato e si pongono come frontiera avanzata della cautela antimafia, non solo in questa provincia”.

“Pur consapevoli che tali novità incideranno sulla gestione ordinaria con un aumento delle attività amministrative, tuttavia si è convinti che il fine di perseguire l’interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza nei settori degli appalti pubblici è preminente e che è opportuno e necessario che esso sia realizzato in via prioritaria” – sottolineano i promotori dell’intesa.

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