Sindacati contro il Comune “Deficit di comunicazione e democrazia”

Con il Comune di Piacenza c’è “un deficit di comunicazione e democrazia”. Lo lamentano i sindacati confederali, rappresentati dai segretari territoriali Gianluca Zilocchi (Cgil), Marina Molinari (Cisl) e Francesco Bighi (Uil).

A fornire lo spunto per l’intervento è la conferenza stampa indetta per presentare le tre giornate di mobilitazione – il 10, 12 e 17 dicembre – a Roma. “Una settimana di mobilitazione per il lavoro”, questo lo slogan della manifestazione, che vedrà le parti sociali “presidiare il parlamento perché non ci sia peggioramento rispetto a partite aperte come il fisco perché la flat tax incombe sempre, le pensioni, perché c’è il rischio che quota 100 venga cancellata prima del 2021″ – dice Molinari -. Saremo a Roma per presidiare che ciò che è stato ottenuto venga mantenuto, continuino gli impegni e vengano adottati correttivi per incentivare lo sviluppo del nostro Paese”.

“Il lavoro è sempre precario, aumentano le disuguaglianze, va incentivato lo sviluppo non con decreti ma con politiche vere e queste mancano – aggiunge Zilocchi -. Basta bonus, servono interventi strutturali: manca la legge su non autosufficienza, bisogna garantire riforma dello stato sociale del nostro paese che va mantenuto pubblico, altrimenti rischia di privatizzare assistenza che sarà riservata a chi se lo può permettere”.

Spunti di riflessione, questi, che valgono anche in ambito locale, sottolineano i sindacati. “Il tavolo dello sviluppo lanciato dal Comune è rimasto fermo, se c’è una possibilità di tirare fuori idee, questo va fatto insieme, non con gruppi di lavoro separati” – osserva Molinari. “Si aprono molti supermercati, anche discount, su questo tema il Comune non si è confrontato, sul commercio sono intervenute le categorie” – continua Zilocchi.

L’amministrazione Barbieri a queste osservazioni ha sempre replicato, però, che queste nuove aperture sono un’eredità della giunta precedente “Ma non c’è confronto e coinvolgimento – dice Zilocchi -, così come è accaduto per la scelta della collocazione del nuovo ospedale. C’è un deficit di comunicazione e democrazia. Lo abbiamo visto per il Pums, per la situazione di stallo del bando periferie e Terrepadane”. Idem, aggiunge Molinari, per il bilancio di previsione, a differenza del Comune di Parma, dove il percorso condiviso c’è stato.

“Indipendentemente da chi governa la città – concludono – ci deve essere volontà di confronto”.

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