Tra cassonetti incendiati e auto cannibalizzate, degrado senza fine in via Marinai D’Italia foto

Ennesimo cassonetto dei rifiuti dato alle fiamme in via Marinai D’Italia a Piacenza nella notte tra martedì 10 e mercoledì 11 dicembre e monta la rabbia tra i residenti.

“La situazione si sta facendo davvero preoccupante – dicono gli abitanti delle numerose case popolari gestite da Acer -, non è la prima volta che accadono episodi di vandalismo, specie nelle ore notturne, con i cumuli di rifiuti a cui è stato dato fuoco, così come la totale assenza di illuminazione nei perimetri dei caseggiati e nella sottostante zona box favorisce il via vai di persone che sospettiamo spaccino sostanze stupefacenti”.

“I residenti sono stati svegliati dagli odori nauseabondi provocati dall’ennesimo cassonetto incendiato – spiega Manuel Radelli, del Comitato “Rete” case popolari – qualche bambino, addirittura, è stato male. E non essendo la prima volta che capita non è possibile parlare di episodi isolati: probabilmente c’è un sistema di criminalità, iniziati con incendi che hanno visto coinvolte delle autovetture nei mesi scorsi”. “Il Comitato chiede con insistenza, in nome e per conto dei residenti, che vengano installate delle telecamere – prosegue Radelli – per la quale è stata fatta richiesta anche per mezzo di una raccolta firme, per il momento il Comune si è limitato ad installare una sola telecamera all’ingresso del quartiere sulla cui utilità siamo perplessi. Si rende invece necessario installare telecamere lungo tutto il quartiere al fine di prevenire episodi di vandalismo e criminalità, al fine di dare un maggior senso di sicurezza a tutti i residenti”.

I residenti delle case popolari di via Marinai d'Italia

Come mostrano le fotografie scattate nel primo pomeriggio di mercoledì 11 dicembre oltre ai resti dei cassonetti della nettezza urbana incendiati, nella zona garage la situazione è ancora più critica: due auto cannibalizzate e altre che versano in apparente stato totale di abbandono, poi altri cumuli di rifiuti di ogni genere e resti di materiale incendiato.

“Durante la notte i garage diventano luogo frequentato da clienti con prostitute – proseguono all’unisono i residenti – in più occasioni abbiamo rinvenuto profilattici usati e rifiuti di ogni genere”.

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