Aria, a Piacenza il nuovo anno si apre con le polveri sottili alle stelle

Più informazioni su

A Piacenza il 2020 si apre con un’aria pessima.

Secondo i dati forniti da Arpae, in linea con gli ultimi giorni del 2019 – annata che, almeno a livello provinciale, per quanto riguarda l’inquinamento ha fatto registrare un peggioramento rispetto al 2018 – nel primo giorno del nuovo anno si è verificata una concentrazione di polveri sottili (pm 10) pari a 70 microgrammi per metro cubo (µg/m3).

In attesa dei valori relativi al 2 gennaio, si tratta del secondo “sforamento” consecutivo del limite massimo consentito per legge (fissato a 50 µg/m3). Anche in occasione dell’ultimo dell’anno, infatti, nella nostra città l’aria non era stata delle migliori, con un valore registrato di 54 µg/m3. Una breve “tregua” c’era stata invece il 30 dicembre 2019 (47 µg/m3) preceduta però da due giorni consecutivi di superamento della soglia di legge (il 28 e il 29 dicembre, con valori rispettivamente di 67 e 65 µg/m3). Insomma, riassumendo, negli ultimi 5 giorni di rilevamento delle pm 10 si sono verificati 4 sforamenti.

QUALITA’ DELL’ARIA IN REGIONE: IN LINEA CON IL 2018, MEGLIO RISPETTO AL 2017 – Tuttavia, nonostante un quadro non troppo positivo, con una breve nota Arpae ha tracciato un bilancio generale a livello regionale sulla situazione inquinamento, confermando per l’anno appena concluso un trend in miglioramento rispetto al passato.

“Valori medi annuali delle polveri sottili – PM10 – nei limiti di legge nel 100% delle stazioni di rilevazione dell’Emilia-Romagna e in diminuzione rispetto al biennio precedente per le PM 2.5 – dichiara Arpae -. Ampiamente al di sotto dei limiti fissati dalle norme il biossido di zolfo, il benzene e il monossido di carbonio. Mai superate le soglie di allarme per l’ozono, nemmeno nel periodo estivo quando la criticità è più elevata, mentre si sono verificate concentrazioni superiori alla soglia di legge”.

“Sono invece 17 – continua -, sul totale di 43, le stazioni della rete di monitoraggio regionale dove si è superato il limite giornaliero per le PM10 per più di 35 volte, il massimo consentito dalle norme europee. Per il biossido di azoto, la media annuale è risultata in linea con quelle dell’anno precedente: solo in 4 stazioni su 47 è stato oltrepassato il limite sulla media annuale. Sempre rispettato il valore massimo orario (200 μg/m3 da non superare per più di 18 ore)”.

“E’ il quadro – conclude Arpae – che emerge dall’analisi dei dati sulla qualità dell’aria nel 2019 in Emilia-Romagna, che si conferma in linea con il 2018, nonostante condizioni meteorologiche più sfavorevoli. Evidente è il miglioramento rispetto al 2017”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.