“Fermiamo una guerra cieca che pagheremo tutti”, manifestazione pacifista in piazza Sant’Antonino

“Uccidendo Soleimani gli Usa hanno violato il diritto internazionale, fermiamo una guerra cieca che pagheremmo tutti”.

Questo la motivazione che ha spinto una rete di associazioni piacentine a promuovere, sabato 11 gennaio alle 10 e 30 in piazzetta Sant’Antonino, una manifestazione di protesta. Hanno aderito e promosso l’iniziativa: Donne in Nero, Mondo Aperto APS, Arci, Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Libera, Legambiente, Associazione Arcangelo Dimaggio, Famiglie Arcobaleno, Non Una di Meno, Agedo-Milano, Amnesty International, Centro antiviolenza, Arcigay Lambda, Mce, Epikurea, Rete Radié Resh, Emergency.

“Dando l’ordine di uccidere il generale iraniano Soleimani a Baghdad, all’interno dell’aeroporto internazionale di uno stato terzo, per il diritto internazionale il presidente americano ha compiuto un atto criminale e terrorista – affermano gli organizzatori – Il rischio di un’escalation che potrebbe portare morti e distruzioni in tutto il mondo si è fatto più concreto, in quanto il regime di Teheran deve accontentare l’opinione pubblica con vendette sempre più cruente. L’Italia, in quanto membro della Nato, presta le basi Usa sul suo territorio per il coordinamento e la gestione delle telecomunicazioni relative a queste imprese criminali, esponendoci al rischio di un contrattacco sul nostro territorio”.

“Non ci sono guerre giuste – proseguono -. E quella che gli USA rischiano di scatenare per sottrarsi all’impeachment è potenzialmente la più letale di tutte. Come ha detto papa Francesco, non solo l’usare, ma il possedere armi atomiche è immorale, chiunque le possieda. No alla guerra, fuori la guerra dalla storia, no alle testate atomiche sul nostro territorio”.

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