Giorgia Meloni (FdI) a Piacenza “Il 2020 anno del ritorno della democrazia in Italia” foto

“Io continuo a sperare che il 2020 sia l’anno del ritorno della democrazia e della libertà in Italia, con i cittadini liberi di scegliere da chi farsi rappresentare. In Emilia Romagna ci sono ottimi margini per vincere”.

Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, accolta in piazza Cavalli a Piacenza da un migliaio di sostenitori, nonostante la pioggia battente della mattinata del 18 gennaio. Preceduta dal senatore della Repubblica Ignazio La Russa, Meloni è salita sul palco con il sindaco, Patrizia Barbieri, accompagnata dai 4 candidati al consiglio regionale Giancarlo Tagliaferri, Fabio Callori, Gloria Zanardi e Paola Campopiano.

“Fratelli d’Italia in queste elezioni avrà una crescita di consensi, che potrà fare la differenza in una Regione come questa – ha detto Meloni ai giornalisti, prima del comizio aperto dall’onorevole Tommaso Foti -, ma in ogni caso che nella peggiore delle ipotesi si parli di un testa a testa, dimostra in ogni caso che la sinistra ha fallito. Fino a 5 anni fa questo dibattito non si sarebbe mai aperto, neanche nei sogni più avveniristici. Non c’era proprio partita. Forse la sinistra dovrebbe interrogarsi su cosa ha sbagliato in questi anni. L’altro giorno eravamo a Cesena, sulla E45, dove c’era un cavalcavia crollato e un cantiere fermo da due mesi. Dopo aver annunciato che saremmo stati lì, dopo due ore sono arrivati gli operai. Lo hanno riparato grazie alla semplice imposizione del pensiero e della volontà di Fratelli d’Italia. alla sinistra non interessava risolvere il problema, poi per farci campagna elettorale lo hanno trovato una soluzione in poco tempo”.

“L’Emilia Romagna è una delle locomotive del paese, lo è nonostante il Pd, non grazie al Pd, ma per l’operosità della sua gente, la sua storia, la capacità di sapersi sempre rimboccare le maniche, affrontare le le difficoltà. Senza il Pd, ma con una forza politica in grado di stare a fianco agli agricoltori, alle aziende, alle piccole – medie imprese, alle famiglie, a chi ha bisogno di aiuto, l’Emilia Romagna può avere molto di più”. Niente, poi gara nella gara tra Meloni e Salvini. “E’ un tema che appassiona molto i giornalisti, essendosi resi conto che siamo troppo forti, c’è chi cerca di divaricare. E’ una invenzione, noi lavoriamo entrambi per crescere sì, ma ai danni dei nostri avversari e allargare il perimetro complessivo della coalizione. Il nostro obiettivo è di governare non solo in Emilia Romagna e in Calabria, ma in Italia nel suo complesso, con il margine di percentuale il più alto possibile”.

“Piacenza primogenita del Risorgimento, è pronta per la grande avventura – dice Tommaso Foti all’inizio del comizio -, questa piazza ce lo dimostra, questi portici ce lo dimostrano: la destra porterà il centrodestra alla vittoria, con in testa gli amici e le amiche di Piacenza. Al di là di quello che pensano, nel segreto dell’urna Dio ti vede, Bonaccini no e Foti lo sa”.

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