L’Associazione Pendolari a colloquio con Tagliaferri e Callori (FdI)

Nota stampa Associazione Pendolari Piacenza

Nella giornata di giovedì 16 gennaio l’Associazione Pendolari Piacenza ha incontrato, presso la sede di Piazzale Marconi, i candidati di Fratelli d’Italia alle imminenti elezioni Regionali del 26 gennaio, Giancarlo Tagliaferri e Fabio Callori.

La riunione si è svolta in un clima di reciproco ascolto e volontà di collaborazione. Ricordiamo come, nel corso dell’ultima legislatura regionale, il Consigliere Giancarlo Tagliaferri si sia sempre dimostrato attento ai problemi dei pendolari piacentini sostenendo, anche collaborando con i Consiglieri degli altri partiti, le battaglie condotte a più livelli nel confronto con Trenitalia-RFI. Nel corso dell’incontro l’Associazione ha fatto presente la centralità che deve avere il tema della mobilità nell’azione politica di chi governerà la Regione nei prossimi anni. In questo senso l’Associazione Pendolari Piacenza ribadisce la propria volontà di rivestire il ruolo di interlocutore costruttivo e indipendente in continuità con la linea del dialogo verso le istituzioni, avviata un paio di anni fa.

Nello specifico si è partiti dall’analizzare cosa oggi è stato ottenuto di positivo: in primis il raggiungimento dello storico risultato di aver portato l’alta velocità a Piacenza, il rinnovo del materiale rotabile con l’introduzione dei treni Rock sulle linee regionali, la convenzione per l’utilizzo gratuito del trasporto pubblico locale per i possessori di abbonamento ferroviario. L’attenzione è stata poi portata su cosa ancora non va e cui bisognerà porre rimedio e sarà compito della prossima amministrazione regionale, qualsiasi sia il colore politico, portare avanti.

In questo senso l’osservatorio privilegiato di chi vive quotidianamente il disagio dei pendolari ha evidenziato una serie di punti di attenzione, un decalogo per la precisione:

1. rendere strutturale, a condizioni tariffarie ragionevoli, la convenzione MiMuovo per l’utilizzo dei treni FrecciaArgento evitando l’antipatica situazione di trovarsi ogni 6 mesi con la minaccia che questi treni non vengano più resi fruibili;

2. migliorare il servizio dei treni Freccia Argento che, con il nuovo orario uscito a dicembre, nella tratta Parma – Milano dopo le 14 saltano sempre la stazione di Piacenza arrecando un grave disagio ai pendolari che lavorano a Parma (si potrebbe quantomeno metterne uno/due che fermano a Piacenza nelle fasce orarie utilizzate dai pendolari es. dopo le 18);

3. porre rimedio ai problemi di capienza dei treni Rock in alcune tratte, giorni e fasce orarie (ad esempio valutando la possibilità di “accoppiare” due treni);

4. rendere più efficace e proficuo il dialogo interregionale con la Lombardia istituendo dei tavoli tecnici a cui possano partecipare anche le associazioni pendolari con un’attenzione speciale per i territori di confine come Piacenza;

5. istituire un osservatorio indipendente sui ritardi in grado di fare maggiore chiarezza sulle cause dei continui disservizi;

6. mantenere la convenzione MiMuovo per l’utilizzo gratuito del traporto pubblico locale da parte dei titolari di abbonamento ferroviario. In tutto questo bisognerebbe porre attenzione anche ai residenti a Piacenza, titolari di abbonamenti “lombardi” come Io Viaggio Ovunque Lombardia (vedi punto 4 necessità di coordinamento Lombardia – Emilia Romagna).

7. Migliorare i collegamenti con il Nord Ovest (assurdo 2 soli collegamenti diretti Piacenza – Genova e 2 Piacenza – Torino)

8. Creare un sistema di linee suburbane (modello Trenord) per collegare Piacenza con i comuni della Provincia sfruttando la rete esistente (penso a una linea Castel San Giovanni – Piacenza con fermate intermedie Sarmato, Rottofreno, San Nicolò e una linea Fiorenzuola – Piacenza con fermate intermedie Pontenure, Cadeo)

9. Ripristinare il collegamento ferroviario Piacenza – Cremona

10. Creare un corridoio ferroviario di collegamento diretto con il nord est (via Cremona e Brescia) evitando di passare per Milano o Bologna per arrivare a Verona o Venezia o raggiungere il Brennero.

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