Paolo Ferrero (Prc) “Pd e destre due facce della stessa medaglia”

“Il Pd e le destre fasciste sono due facce della stessa medaglia, noi rappresentiamo l’alternativa”.

Sono le parole di Paolo Ferrero, esponente nazionale del Prc e vicepresidente del partito della Sinistra Europea, intervenuto nella mattinata dell’8 gennaio presso la sede di Rifondazione Comunista per presentare le ragioni del sostegno della sua frangia politica alla lista “L’altra Emilia Romagna”, che per le elezioni del prossimo 26 gennaio candida alla presidenza della Regione Stefano Lugli.

“Vorrei sottolineare – ha aggiunto Ferrero – che la scelta de L’Altra Emilia di presentarsi in alternativa alla destra e alla sinistra segue un indirizzo a livello europeo e mondiale. Il problema è cambiare l’indirizzo generale: la destra fascistoide è infatti frutto delle politiche liberiste del centro sinistra degli anni scorsi, che ha portato per esempio ai tagli alla sanità e alla Legge Fornero. Per sconfiggere le destre è necessario sconfiggere la palude di quelle politiche dove le destre sguazzano”. “Sia il centro sinistra che Salvini dicono che non ci sono i soldi, ma questa è una “balla” – ha incalzato Ferrero -. L’Italia è un Paese ricco: il risparmio privato dei nostri concittadini è il doppio di quello tedesco, 8 miliardi rispetto a 4 miliardi. Il problema è che bisogna andare a prendere i soldi a chi ne ha troppi: non si può gestire l’Italia con la logica della concorrenza altrimenti si finisce ammazzati, come successe con la prima guerra mondiale”.

“Eppure Lega Nord e Pd sono tenuti insieme da questo meccanismo, un’idea che genera una guerra tra poveri: oggi tra italiani e migranti, mentre domani sarà tra italiani e italiani. Il popolo va tenuto insieme contro gli sfruttatori, questa è l’unica alternativa”. “Bisogna uscire da questa logica – ha ribadito Ferrero -, che ha portato Salvini al 30% in quanto una grande fetta di persone non si sente più rappresentata”. Con Ferrero erano presenti anche una delle candidate di L’Altra Emilia Romagna a Piacenza, Maura Cesena e Lino Anelli (Gap Piacenza).

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