Talenti jazz, al Milestone la finale solisti del “Bettinardi 2020”

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Tre saxofonisti, un pianista e un clarinettista sono i magnifici cinque Solisti che sabato 1° febbraio alle 21.30 al Milestone daranno il via alla prima delle finali del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi”, organizzato come ogni anno dal Piacenza Jazz Club per valorizzare i giovani talenti del jazz italiano all’interno del Piacenza Jazz Fest.

Da diciassette anni questo concorso mette a disposizione risorse per scovare i giovani musicisti più talentuosi grazie all’aiuto che non è mai venuto meno di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy e della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che sostiene l’intero festival. L’ingresso per assistere alla finale è gratuito (con tessera Piacenza Jazz Club o Anspi).

I giovani finalisti, tutti al di sotto dei 30 anni, selezionati sulla base del materiale inviato, porteranno tre brani ciascuno accompagnati sul palco da tre eccellenze del Jazz italiano che fanno parte anche della giuria: Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. La Giuria che a fine serata decreterà il primo e il secondo classificato, è completata dal presidente, maestro Giuseppe Parmigiani, saxofonista, compositore e arrangiatore, da Fabio Bianchi del quotidiano “Libertà”, dal critico musicale Giancarlo Spezia, dal direttore della rivista “Musica Jazz” Luca Conti e dal pianista Giuseppe “Jody” Borea, esperto di musica afroamericana.

Partendo dal gruppo più numeroso dei saxofonisti, si esibiranno Vittorio Cuculo, ventiseienne proveniente da Roma che proporrà lo standard “Momentt’s Notice” di John Coltrane e due brani di compositori italiani, “Ce la posso fare” di Roberto Spadoni e “Night Bird” che Enrico Pieranunzi incise nel 1980 con Chet Baker alla tromba. Il più giovane dei finalisti sarà Raffele Fiengo, ventiduenne brianzolo, che suonerà due brani di Sonny Rollins, “Oleo” e “St. Thomas” e uno di Ornette Coleman, “Turnaround”. Il terzo saxofonista di soli 23 anni si chiama Andrea Paternostro, arriva da Cassano Ionio, in provincia di Cosenza, e presenterà due celebri brani che riportano al clima degli anni Trenta del secolo scorso, come “I Remember You” di Schertzniger e “Easy Living” di Ralph Rainger – nota soprattutto per la versione della grande Billie Holiday – per passare poi agli anni Sessanta con “Yes or No” di Wayne Shorter.

Di Gravina in Puglia, provincia di Bari, è il pianista ventiseienne Nicolò Petrafesa, il quale si cimenterà in un brano di sua composizione dal titolo “Rising” e in due standard, “The Nearness of You” scritto da Hoagy Carmichael nel 1938 di cui non si contano le versioni, e “Poinciana” di Buddy Bernier. Infine il clarinetto basso, rappresentante del registro grave nella famiglia dei clarinetti, reinventato da Eric Dolphy, con cui il 24enne milanese Federico Calcagno, proporrà “Evidence” di Thelonius Monk, “Cyclic Episode” di Sam Rivers e “A Flower is a Lovesome Thing” di Billy Strayhorn.

In palio per il vincitore un assegno del valore di 1.200 euro e, soprattutto, il premio più ambito, l’ingaggio nel cartellone principale del Piacenza Jazz Fest del 2021, insieme ad artisti di caratura internazionale. Al secondo classificato spetteranno 600 euro. Anche il pubblico del Milestone sarà chiamato ad esprimere a sua volta una preferenza, che al termine della serata determinerà l’assegnazione del “Premio del pubblico”, rappresentato da una targa offerta dagli organizzatori a simbolico riconoscimento del favore popolare.

Le finali del concorso proseguiranno al Milestone di Piacenza anche la prossima settimana: sabato 8 febbraio alle ore 21.30 sarà la volta della Sezione B, quella dedicata ai Gruppi.

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