Atmosfera pesante in casa Piacenza IL COMMENTO

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Al termine della partita col Cesena tutto lo staff dirigenziale del Piacenza Calcio, dal presidente Marco Gatti al vice presidente Roberto Pighi ed alla presenza del presidente onorario Stefano Gatti e del Dg Marco Scianò, si è presentato in sala stampa denunciando la convinzione che, dal mese di gennaio, se non tutti almeno una parte di giocatori non mettano in campo l’impegno necessario e dovuto.

Sono dichiarazioni di una certa gravità perché ricordano la polemica Cacia-Della Latta, quando l’attaccante parlò di problemi di spogliatoio, e vengono a contestare le parole di capitan Pergreffi che al termine dell’ultima partita casalinga contro l’Arzignano dichiarò che tutti i giocatori mettevano il massimo impegno, erano fortemente attaccati alla maglia ed il gruppo si sentiva unito e compatto. E’ evidente la discrepanza tra le due dichiarazioni, come è difficile stabilire chi abbia più o meno ragione. Rimane inconfutabile il fatto che in casa biancorossa l’atmosfera si è fatta pesante e se non interverranno fatti o persone carismatiche a ricomporre i cocci la situazione potrebbe prendere una piega e conseguenze molto preoccupanti.

A nostro avviso l’intervento dei dirigenti è stato quanto meno inopportuno, sia per la buona norma secondo cui i panni sporchi vanno lavati in casa, sia perché la parole sono come macigni che, talvolta, sono così pesanti da risultarne problematica la rimozione. A questo proposito la memoria ci porta al lontano maggio del 1989 quando, alla vigilia della partita Ancona- Piacenza, l’allora presidente Leonardo Garilli, uno dei più grandi presidenti della storia del calcio italiano, venuto a conoscenza della scarsa professionalità di alcuni giocatori biancorossi, fermò la sua autovettura davanti al bus della squadra in partenza. Salì a bordo ed elencò i nomi di cinque giocatori che dovevano lasciare immediatamente la squadra perché, a suo dire, indegni di vestire la maglia. Al loro posto vennero chiamati cinque ragazzi ed il giorno dopo ad Ancona il Piacenza giocò una splendida partita e venne battuto per 1-0 per un gol preso su autorete a pochi minuti dal termine.

Quell’anno il Piacenza retrocesse in serie C, ma quell’episodio creò le basi per una eccezionale e storica scalata alla serie A che arrivò anni dopo.

Luigi Carini

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