Basilica San Lorenzo e Rocca di Monticelli, in arrivo fondi per 3 milioni e 600 mila euro

Nelle ultime settimane i riflettori delle istituzioni si sono accesi sulla rocca Pallavicino-Casali e sulla basilica di San Lorenzo Martire a Monticelli (Piacenza), immobili già destinatari di importanti contributi (Legge 232/2016 articolo 1, comma 140) e nello specifico rispettivamente 1,3 e 2,3 milioni di euro per la prevenzione del rischio sismico.

I fondi sono confermati e che nei prossimi tre anni potranno permettere l’avvio di cruciali lavori di messa in sicurezza. Lo annunciano in una nota la parrocchia di San Lorenzo e il comitato Progetto Rocca. Si tratta di interventi di grande rilevanza per il territorio regionale e per la comunità monticellese, che ha la sua identità di storia e di vita in questi monumenti di altissimo pregio.

BASILICA DI S. LORENZO MARTIRE – Per quanto riguarda la basilica i primi 900mila euro sono già nelle casse della Soprintendenza e le somme restanti saranno erogate nel 2021 e 2022, quando si svolgeranno anche i lavori. A tale proposito è già stato nominato il responsabile unico del procedimento, Cristian Prati, e nei giorni scorsi la funzionaria della soprintendenza Emanuela Rossi ha visitato la basilica. Confermati anche i circa 400mila euro provenienti dai fondi dell’8XMille, che grazie all’interessamento del vescovo monsignor Ovidio Vezzoli della diocesi di Fidenza potranno presto aggiungersi alla somma già a disposizione per l’intervento di restauro.

ROCCA PALLAVICINO-CASALI – Grazie all’interessamento dell’ex consigliere regionale Gian Luigi Molinari, il castello di Monticelli è stato al centro di due sopralluoghi istituzionali: prima quello del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e poi quello della sottosegretaria del Ministero per i beni e le attività culturali Lorenza Bonaccorsi. “Condividendo con noi l’importanza di questo edificio storico – spiegano la Parrocchia S. Lorenzo Martire e il Comitato Progetto Rocca -, hanno suggerito di avviare la progettazione relativa agli aspetti più urgenti dell’intervento. Seguiremo questa strada, portando avanti con massima condivisione il buon rapporto di collaborazione instaurato”.

L’APPELLO – “Su un documento datato 2006 della Soprintendenza, che già richiamava attenzione sugli interventi necessari per la salvaguardia di rocca e basilica, – proseguono – è stato sottolineato l’importante ruolo che deve svolgere il Comune per i suoi compiti istituzionali di tutela e valorizzazione del territorio. Auspichiamo quindi che la collaborazione possa essere allargata il più possibile ad esso e facciamo appello agli istituti bancari e agli imprenditori della zona: potrebbero darci un aiuto concreto, ad esempio finanziando la creazione di un sito internet che ci servirebbe per informare i cittadini e aprire ufficialmente una raccolta fondi. Inoltre durante il restauro la parrocchia dovrà affrontare onerosi impegni, ad esempio scegliere ed organizzare i luoghi per l’esercizio del culto e delle celebrazioni religiose”.

“Ricordiamo inoltre alla comunità territoriale che da decenni la rocca ospita, gratuitamente, attività e iniziative per i giovani. Per potere garantire questo servizio sono necessarie manutenzioni ordinarie, come ad esempio il recente intervento di rinfrescamento delle pareti. Tutto ciò sarebbe molto più semplice con l’aiuto concreto di più persone”.

I COMMENTI – “Cogliamo l’occasione per ringraziare coloro che già da tempo hanno messo a disposizione la loro professionalità e il loro tempo libero per basilica e castello – dice il parroco don Stefano Bianchi -, a partire da chi si è occupato gratuitamente della progettazione dei futuri interventi e senza dimenticare i soci del Gruppo Mostre onlus, che si prendono cura dei musei all’interno della rocca”.

Chiara Rizzi, presidente del comitato, esprimendo grande soddisfazione per le visite di Bonaccini e Bonaccorsi afferma che è stata cruciale a questo proposito anche l’attività svolta finora dal gruppo e culminata con la raccolta firme. “Ringraziamo la parrocchia per il coinvolgimento negli incontri – continua -, durante i quali è stata sottolineata l’importante funzione sociale e culturale che il castello ha sempre avuto per i monticellesi. Auspichiamo che questa funzione rimanga tale e, anzi, si sviluppi ulteriormente anche in futuro fino a rendere la rocca una vera e propria Cittadella della cultura di forte impatto territoriale”.

“Rocca e basilica sono beni di Monticelli, dei monticellesi: prendiamocene cura tutti insieme”.

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