Caldo record, a gennaio temperature di 3 gradi sopra la norma

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Che il mese gennaio appena trascorso a Piacenza – come nel resto d’Italia – sia stato piuttosto caldo se ne sono resi conto tutti.

A darne un’ulteriore e più approfondita conferma, se servisse, sono i dati diffusi dal Copernicus Climate Change Service (C3S), il servizio dell’Unione Europea che studia i cambiamenti climatici, che parlano addirittura di gennaio 2020 come il più caldo in assoluto mai registrato in Europa, alla pari a livello globale solo col 2016. Secondo quanto riportano gli esperti, in Europa si è verificata un’anomalia di 3,1 °C rispetto al periodo di riferimento 1981-2010, trentennio già più caldo rispetto al precedente 1961-90.

Se si restringe il campo all’Emilia Romagna, come ha provato a fare Arpae, gennaio presenta invece un’anomalia termica di +2,9 °C.  Durante tutto il mese – informa Arpae – le temperature medie giornaliere sono risultate positive e al di sopra della norma (1961-90). A livello regionale, in questo caso gennaio 2020 è “solo” al 4° posto tra quelli più caldi mai registrati, a pari merito con quello del 1994, ben lontano però dal valore record del 2004, che vide un’anomalia media mensile di 4,3 °C.

Nell’immagine sottostante sono riportate le anomalie termiche giornaliere degli ultimi 13 mesi in Emilia-Romagna, dal 1/1/2019 al 31/1/2020: in rosso le anomalie positive, in blu le negative rispetto al riferimento 1961-90 (Fonte dei dati per l´Emilia-Romagna: Osservatorio clima regionale presso Arpae).

Grafici temperature (arpae)

2019, IL TERZO ANNO PIU’ CALDO DI SEMPRE – Andando indietro al 2019, invece, un altro dato piuttosto allarmante arriva dal Climate research unit (Cru) dell’università di East Anglia, che ha pubblicato recentemente gli aggiornamenti termici globali. Secondo lo studio dell’università britannica, quello appena passato, insieme ai cinque precedenti, risulta essere tra gli anni più caldi mai registrati.

Questa è la classifica delle anomalie termiche globali rispetto al periodo di riferimento (1961-1990) in cui il 2019 si colloca al terzo posto, dietro al 2015 e al 2016.

N° Anno Anomalia (°C)
1) 2016 +0,80
2) 2015 +0,76
3) 2019 +0,74
4) 2017 +0,68
5) 2018 +0,60
6) 2014 +0,58

L’andamento termico globale dal 1850 al 2019 è nella figura seguente (dove le anomalie negative sono in blu e quelle positive in rosso, riferimento 1961-1990 – fonte http://www.cru.uea.ac.uk/).

Grafici temperature (arpae)

Altre agenzie internazionali – evidenzia Arpae – pongono il 2019 al secondo posto assoluto ma si tratta di differenze di pochi centesimi di grado quindi il messaggio resta lo stesso, il 2019 è stato un anno molto caldo, di poco alle spalle del “campione” 2016.

IN EMILIA-ROMAGNA – Anche in questo caso, Arpae ha deciso di focalizzare l’attenzione sulla nostra Regione: secondo quanto riportato, in Emilia-Romagna il 2019 è risultato un anno molto caldo, in linea con la tendenza di lungo periodo (dal 1961 ad oggi) che vede un riscaldamento molto intenso a partire dagli anni ‘90. Particolarmente elevati i valori di temperatura massima, il cui valore medio annuo (18,8 °C, corrispondente a un’anomalia di 2,4 °C rispetto al 1961-1990) è stato il secondo più alto nella serie media regionale dal 1961 (vedi grafico sottostante).

Grafici temperature (arpae)

In estate – rileva ancora Arpae – i valori termici sono stati molto elevati, con una temperatura media regionale che risulta il quarto valore della serie, dopo il 2003, il 2012 e il 2017. Anomalie termiche che si sono manifestate attraverso una serie di onde di calore ripetute di lunghezza tuttavia non eccezionale. Nel corso dell’estate, le temperature (minime, medie e massime) si sono mantenute quasi sempre sopra ai valori di riferimento relativi al periodo 1961-1990 tranne in poche occasioni.

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