“Coronavirus non spaventa, ma va contrastata la diffusione. Attenersi alle limitazioni”

Più del coronavirus in sè, spaventa la sua diffusione perché, essendo una patologia nuova, è molto contagiosa. Quindi è opportuno attenersi a tutte le limitazioni indicate dalle autorità sanitarie e alle indicazioni fornite a livello cittadino e regionale.

Lo chiarisce il presidente dell’Ordine dei Medici di Piacenza, Augusto Pagani, nel corso di una conferenza stampa. “Il coronavirus non è particolarmente temibile per la sua gravità – dice -, ha conseguenze serie solo per una limitata fascia di popolazione, ma è un virus nuovo e molto contagioso, perché nessuno di noi ha gli anticorpi per contrastarlo, ed è molto facile che il contagio porti problemi non tanto per per l’individuo in sè, quanto per la collettività”.

“La diffusione del contagio – sottolinea – potrebbe mettere in crisi la sanità, superando la capacità di risposta efficace da un sistema sanitario che è uno dei migliori al mondo, è attrezzato, ma deve essere usato con responsabilità. I medici ci sono e ci saranno – chiarisce -, ma anche i cittadini devono comprendere i disagi inevitabili che saranno chiesti loro da parte delle autorità sanitarie e cittadine alle quali ci dobbiamo tutti affidare. Per fortuna i cittadini hanno capito e hanno spontaneamente ridotto il ricorso alle prestazioni sanitarie a casi più opportuni”.

“Fino ad adesso, come Ordine dei Medici, non siamo intervenuti, abbiamo lasciato ad altre istituzioni il compito di dare informazione e fornire bollettini sanitari, ma a questo punto riteniamo di dare il nostro contributo, che è l’invito rivolto a tutti di contenere il contagio. Questo deve essere l’obiettivo di tutti, con uno sforzo comune per dare i consigli più opportuni, con senso di responsabilità. Dovrebbe essere chiaro che siamo all’inizio di un periodo difficile che non durerà pochi giorni, e che affrontato senza panico, isteria, divisioni. Nessuno di noi è in grado di dire quali saranno i numeri nei prossimi giorni e quale sarà lo scenario che ci troveremo ad affrontare. Sono assolutamente sicuro che abbiamo la capacità di affrontare ogni situazione ma dobbiamo essere informati per prendere tutti insieme le decisioni giuste a livello individuale e di comunità. Le parole chiave devono essere: comunicazione, comprensione e collaborazione”.

“I consigli da seguire sono già stati forniti e sono assolutamente condivisibili, opportuni, verificati nella loro opportunità e semplicità. Le mascherine vanno utilizzate quando è opportuno, e non a sproposito, occorre fare riferimento ai numeri informativi forniti dall’azienda Ausl, ogni operatore sanitario è bene che sia dotato degli strumenti di protezione individuale nel caso di reale rischio, diverso a seconda delle mansioni che svolge, che e adotti tutte le misure per contenere la diffusione del contagio”.

“E’ stat giusto da parte dell’azienda Usl e dalle case di cura rinviare le prestazioni che sono procrastinabili, evitare di affollare le sale di attesa, evitare comunque che nelle sale d’attesa arrivi gente che ha la sintomatologia respiratoria. Tutte queste cose semplici e facili da fare sono una diga alla propagazione del virus. Non è particolarmente temibile per la sua gravità, ha conseguenze serie solo per una limitata fascia di popolazione, ma è un virus nuovo e molto contagioso, perché nessuno di noi ha gli anticorpi per contrastarlo, ed è molto facile che il contagio porti problemi non tanto per per l’individuo in sè, quanto per la collettività. La diffusione del contagio – sottolinea – potrebbe mettere in crisi la sanità, superando la capacità di risposta efficace da un sistema sanitario che è uno dei migliori al mondo, è attrezzato, ma deve essere usato con responsabilità”.

ODONTOIATRI – A fare il punto sulla situazione che riguarda gli odontoiatri è stato il dottor Marco Zuffi, presidente della Commissione Albo Odontoiatri di Piacenza: “Tengo a sottolineare come le misure di prevenzione e protezione dalle infezioni da parte di qualsiasi agente patogeno praticate dagli odontoiatri italiani siano sempre state, e rimangono ad oggi, assolutamente adeguate allo scopo; si tratta semplicemente di modificare, ed eventualmente rafforzare, misure già presenti. Abbiamo quindi voluto individuare metodiche comportamentali e tecniche da adottare in questa fase di emergenza, anche in considerazione del fatto che l’eventuale sospensione dell’attività odontoiatrica, sicuramente auspicabile nelle zone rosse e che può essere presa come soluzione di emergenza anche nella nostra provincia nell’immediato, certamente non può essere la soluzione auspicabile nel medio e nel lungo periodo”.

Alcune misure considerate si sovrappongono a quelle per gli studi medici, dalla raccolta dei dati dei pazienti, all’utilizzo delle mascherine anche per il personale di segreteria, alla riduzione dell’affollamento con l’obiettivo di annullare la sala d’attesa per ridurre al minimo il rischio di contagio al di fuori dell’area operativa, alla possibilità di procrastinare prestazioni non urgenti o che presentino un alto rischio di infezione. “I cittadini – il messaggio di Zuffi – devono essere consapevoli che la situazione viene opportunamente monitorata e che le procedure cliniche all’interno degli studi dentistici rimangono, anche in questa situazione di emergenza, adeguate a garantire una prestazione sanitaria sicura”.

L’Ordine di Piacenza ha attivato una sezione ad hoc sul proprio sito, con informazioni e consigli pratici per l’attività di medici e odontoiatri e un bollettino aggiornato con i dati forniti dalla Regione Emilia Romagna.

Commenti

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  1. Scritto da Editore

    Limitazioni all’accesso ai servizi ospedalieri, alle attività di pubblici esercizi ecc…

  2. Scritto da Filo_PC

    Io non ho capito. Quali limitazioni?