“Nel decreto economico la cassa integrazione anche per l’Emilia Romagna”

Nel primo decreto del Governo di natura economica per sostenere i territori più colpiti dal coronavirus ci sono misure anche per Piacenza e l’Emilia Romagna.

In particolare viene prevista la cassa integrazione in deroga per tutto il settore privato, compreso quello agricolo, per il periodo di sospensione forzata dal lavoro a causa dell’emergenza sanitaria. Anche l’agenzia di stampa Adnkronos cita fonti del Mef nel riferire, come, il decreto legge adottato ieri dal Consiglio dei Ministri contempli l’autorizzazione all’utilizzo dei fondi disponibili, circa 200 milioni, per la cassa integrazione in deroga per le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna inclusa.

Il Governo infatti, in attesa di lavorare ad un secondo intervento, viene riportato “ha ritenuto opportuno procedere subito, con un primo decreto legge già nella settimana corrente, allo scopo di sostenere la liquidità di imprese e famiglie con la sospensione dei pagamenti tributari, contributivi, assicurativi nonché di ratei dei mutui”.

A confermare le misure il post su Facebook del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. “Nel primo Decreto economico del Governo, approvato ieri sera, abbiamo previsto misure economiche per i territori più colpiti dall’emergenza Coronavirus. Abbiamo introdotto la cassa integrazione in deroga per i lavoratori rimasti senza lavoro nelle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Nel secondo Decreto in fase di preparazione, che verrà approvato venerdì prossimo, saranno presenti ulteriori norme di sostegno all’economia dei territori. Quanto detto e scritto di diverso da questo semplicemente non è vero”.

In una prima versione incompleta del provvedimento diffusa nella tarda serata di venerdì, figuravano azioni solo per le cosiddette “zone rosse”. Un testo che ha suscitato la protesta dei sindacati intervenuti con una nota stampa e anche dell’onorevole piacentino di Fratelli d’Italia Tommaso Foti.

La replica di Tommaso Foti (FdI) – “Quali norme conterrà il decreto legge che tra una settimana il Governo dice di volere approvare lo vedremo. Per intanto quello approvato ieri contiene quasi niente per il nostro territorio ed anche la cassa integrazione in deroga è subordinata al parere favorevole, che ancora non c’è, della Ragioneria generale dello Stato. Quindi, ad oggi, di un bel tacer non fu mai scritto”.

La nota del segretario Pd Silvio Bisotti: “Misure per l’Emilia Romagna importanti” – “L’On. Foti nelle ore scorse ha alimentato una inutile, se non dannosa, polemica circa le misure del Governo prese per fare fronte ai problemi di carattere economico ed occupazionali conseguenti all’epidemia di coronavirus. Le successive notizie di agenzia, oltre alle dichiarazioni del Ministro Paola De Micheli riportano fedelmente quanto deciso dal Governo.che ha deciso di fare rientrare l’Emilia Romagna nelle aree interessate dai provvedimenti, anche se non comprese nella cosiddetta zona rossa. È del tutto evidente che come per tutti i decreti occorrerà attendere il necessario perfezionamento ma ciò non giustifica una denuncia preventiva di inadempienza da parte del Governo. Nonostante l’emergenza, o proprio per l’emergenza, un po’ di responsabile prudenza non sarebbe male.”

Foti (Fratelli d’Italia): “Estendere al territorio piacentino i sostegni riconosciuti alla zona rossa – “Darò battaglia in Aula affinché anche il territorio piacentino sia ricompreso tra quelli interessati dalle misure di sostegno economico alle imprese” lo annuncia Tommaso Foti, Vice-capogruppo vicario di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, con riferimento al decreto sul coronavirus approvato nella notte dal Consiglio dei Ministri.

“Le misure assunte – rimarca Foti – ancorché insufficienti anche per la zona rossa, non prendono in considerazione territori fortemente penalizzati come quello piacentino, in cui i casi di coronavirus accertati sono in continuo crescendo. L’economia piacentina è infatti al palo e non certo per demeriti dei nostri industriali, artigiani e commercianti.”. Per l’esponente del movimento politico di Giorgia Meloni “occorre apportare al decreto importanti migliorie, sia per quanto attiene le disposizioni in materia di sospensione degli oneri fiscali sia per fissare criteri omogenei per la individuazione dei territori beneficiari dei provvedimenti”. “Voglio sperare – è l’accorato appello di Foti – che il Governo non sarà sordo alle esigenze del nostro territorio, atteso anche che ne fa parte un ministro piacentino”.

Murelli (Lega) “Misure straordinarie estese anche a Piacenza”

“Piacenza non molla. Ma non possiamo farlo da soli. Le misure economiche previste dal Governo per la zona rossa siano estese anche a Piacenza”. Lo afferma la deputata della Lega, Elena Murelli, dopo che nel primo decreto la nostra provincia – pur confinando con la “zona rossa” del Lodigiano – è stata esclusa dai benefici previsti per quell’area.

“Come ho fatto in commissione Lavoro – scandisce Murelli – dando il parere sul primo Decreto emergenze, come ho ribadito ieri a Rainews24 e come ho chiesto al ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, il nostro territorio deve avere le stesse tutele delle zone rosse. Fatta salva la doverosa tutela della salute, al Paese serve uno shock economico importante. L’opposizione collabora ed è convinta che serva unità, ma queste misure devono essere prese in modo urgente. Le imprese e l’occupazione rischiano di subire gravi danni. Su questo non cederò, darò battaglia in ogni sede possibile”.

Murelli ha ricordato, tra le altre, la crisi che investe il settore del trasporto privato dei bus, legato al turismo, «con aziende piacentine che perdono decine di migliaia di euro alla settimana. Bisogna agire – conclude Murelli – perché Piacenza oggi resta al palo. Il Governo, infatti, anticipando il secondo decreto parla di aiuti a Pesaro-Urbino e Savona, chiesti dai governatori, ma non della nostra provincia. Bonaccini ha intenzione di attivarsi anche per noi o pensa che siamo distanti centinaia di chilometri dalla zona rossa?”

La nota dell’Ugl firmata dal segretario provinciale Pino De Rosa

Il Decreto del Governo approvato ieri esclude la nostra provincia dalle misure approntate (in generale comunque a nostro avviso scarse e non ricomprendenti larghe fasce di bisogno della popolazione) per contrastare le gravi ripercussioni dell’emergenza sanitaria in atto e lo fa con una cecità che è certamente voluta, nel solco di una condotta approssimativa, improvvisata e perennemente incerta ed impacciata.

Sollecitati dal Prefetto, la nostra Organizzazione Sindacale ha inviato proprio nella giornata di ieri un documento quale contributo al lavoro egregio che invece sta conducendo la Prefettura di Piacenza per raccogliere ed evidenziare le necessità e le proposte che provengono dal territorio.
Certi del lavoro della nostra Prefettura non possiamo invece che auspicare un attenzione da parte del Governo che, forse consapevole delle tante e gravi insufficienze, si è già programmato un “decreto di riparazione” per la prossima settimana.

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