Omaggio jazz a Battisti, Servillo incanta il Municipale foto

Avevamo già avuto modo di vedere dal vivo Peppe Servillo due anni fa, a Gragnano, in occasione della rassegna curata dal Valtidone Festival.

L’aspettativa, quindi, per l’omaggio a Lucio Battisti con lo spettacolo Pensieri e Parole, era altissima. Ma la nostra fiducia era ben riposta: l’estro di Servillo, messo a disposizione della super band jazz composta da Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Furio di Castri e Mattia Barbieri, è riuscito nell’obiettivo di liberare il Lucio nazionale da giudizi sprezzanti, restituendoci melodie scintillanti e testi – in gran parte di Mogol, con una citazione doverosa per Panella – potenti.

Già l’attacco del primo pezzo, I giardini di marzo, tratteggia un vero e proprio affresco struggente, prova di quanto fosse in realtà politica la scelta di Battisti di voler essere interprete dell’intimità, in un momento storico in cui l’io rischiava di essere sommerso da un indistinto noi. Sono risuonate così, sul palco del Municipale, grandi classici come Pensieri e Parole – che dà il nome allo spettacolo -, il mio canto libero e una raffinata versione solo strumentale della popolarissima 29 settembre.

Insomma, tu chiamale se vuoi emozioni.

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