“Andrà tutto bene solo se ciascuno di noi farà la propria parte”

L’assessore alla Cultura di Piacenza, Jonathan Papamarenghi, ammalatosi di coronavirus nelle scorse settimane così come il sindaco Patrizia Barbieri, è stato dichiarato clinicamente guarito, dopo l’esito negativo del doppio tampone eseguito dall’Ausl.

Lo comunica lui stesso, in un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook. “Oggi – scrive – finisce la mia quarantena, con l’esito negativo del tampone che ho fatto una settimana fa dai disponibilissimi Operatori sanitari di piazzale Milano (dove ho scattato questa foto). È stato un periodo lungo, dove comunque ho potuto continuare a seguire a distanza i vari impegni. Uno degli aspetti più neri di questa pandemia, che ognuno, in modo diverso, vive da protagonista e vittima, è la distanza dai propri affetti anche nei momenti più tragici. Una distanza che quotidianamente costringe nell’angoscia migliaia di persone che non possono dare un supporto fisico e nemmeno morale ai propri cari, talvolta in lotta tra la vita e la morte”.

Stiamo assistendo, giorno dopo giorno da oltre un mese, ad una strage che colpisce in modo subdolo, veicolata da ignare vittime ed a causa talvolta di leggerezze. Non è vero che andrà tutto bene, come ossessivamente per qualche giorno si scriveva ovunque: andrà bene se e solo se ognuno farà la sua parte, senza mezze misure e con un sacrificio che è minimo se confrontato con ciò che si deve combattere. Ci sono angeli che la loro parte la stanno facendo incessantemente nelle corsie degli ospedali, negli ambulatori, sulle ambulanze, a domicilio, garantendo i servizi essenziali, tenendo aperto un negozio e garantendone l’approvvigionamento o aiutando, da volontari, chi è in difficoltà. La parte che tutti gli altri, invece, devono fare è rispettare rigorosamente – non blandamente!- le prescrizioni”.

È fondamentale stare, per chi può, a casa, isolato, e per chi non può adottare tutte le precauzioni e gli strumenti di protezione che esistono oggi per un virus che attacca indiscriminatamente anziani e giovani (addirittura una sedicenne morta in queste ore in Francia). Stiamo vedendo morire i nostri conoscenti, i nostri affetti, le persone che si sacrificano per il bene comune, e proprio per evitare tutto ciò dobbiamo dare il massimo. Altri, molti altri, però ne stanno uscendo, guarendo dal virus, alla grande! La notte è ancora lunga a passare, ma esiste un nuovo giorno che, sicuramente diverso dal precedente, potrà tornare a darci una serenità che ora sembra lontanissima. Non arrendiamoci allora: ad ogni contatto in meno che ognuno ha, abbattiamo il rischio di contagio nostro ed altrui ed altrettanto abbattiamo il rischio di dover contare morti in più tra dieci o quindici giorni”. 

“È il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa…e di certo poterci aiutare reciprocamente ad uscire da questo momento conta più di ogni altra cosa. “Perché avete paura? Non avete ancora fede?” Io come tantissimi altri ce l’ho fatta: non arrendiamoci, FORZA!”.

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