Case accessibili al 100%? Ecco tutte le soluzioni

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Prima di iniziare a costruire da zero o decidersi a comprare quella che diventerà la propria abitazione, si analizzano attentamente moltissimi fattori: la posizione, il numero di stanze, lo status, la tipologia e lo stile di arredamento, i colori delle pareti, il costo, le condizioni di contratto, ecc. ecc.

Tuttavia ancora in pochi fanno caso a quelle più o meno sottili caratteristiche indispensabili affinché la casa risulti anche accessibile a tutti (come la presenza di certe tecnologie utili ad abbattere le barriere architettoniche – ad esempio i montascale per disabili – o a gestire al meglio gli ambienti). E non bisogna egoisticamente adagiarsi sul fatto che magari al momento non si hanno in famiglia problemi di natura sensoriale o motoria, poiché anche semplicemente invecchiando chiunque potrebbe avere estremamente bisogno di determinati ausili. Ecco allora tutte le soluzioni da mettere in atto per rendere il proprio immobile accessibile al 100%.

Innanzitutto è fondamentale impostare bene gli spazi lasciando sempre sufficienti margini di manovra anche per coloro che sono costretti a spostarsi con ingombranti carrozzine. A tal fine evitare le strettoie, disporre in modo oculato l’arredamento e prediligere sempre le aperture a scorrimento (che si tratti di porte, finestre o ante), le quali non ruberanno preziosi centimetri frontalmente durante l’apri e chiudi. Se poi lo stabile si sviluppa su più livelli bisogna sempre offrire delle alternative a scale o scalini, in quanto sono proprio le barriere verticali a creare di solito le maggiori difficoltà di accesso in alcune zone a persone con disabilità. Si consiglia, dunque, di installare (sia internamente che esternamente):

– piccole pedane laterali (fisse o mobili) quando si tratta di dislivelli inferiori al 3-5% di pendenza;

– montascale (a poltroncina o a pedana) quando l’inclinazione è maggiore;

– miniascensori in presenza di più piani.

Altro ricorrente problema legato alle altezze riguarda il posizionamento dei piani di lavoro e dei pulsanti/sportelli di comando, che dovrà essere pensato in modo tale da rendere gli strumenti necessari comodamente raggiungibili a tutti. Inoltre per evitare ancora meglio rischi di incidenti di ogni sorta (cadute, fughe di gas o incendi, bruciature, ecc.) sarebbe preferibile:

– dotare la cucina di fornelli a induzione, magari anche con la presenza di segnali luminosi che comunichino in maniera più evidente se il fornello è acceso o spento a chi ha una vista debole;

– dotare il bagno di rubinetti (meglio se allungabili) con comandi a leva o a fotocellula, scarichi dell’acqua a sfioramento e wc, sanitari, docce e vasche con specifici supporti di sostegno;

– dotare la camera da notte di letto con rete elettrica regolabile.

Infine le moderne innovazioni informatiche ed elettroniche offerte dalla domotica permettono un ulteriore passo in avanti nel risparmio di tempo e fatica e nel guadagno, al contempo, di maggiore sicurezza. Infatti, tramite sensori, semplici comandi vocali, telecomandi integrati, telefoni adattati e altri dispositivi, programmabili in maniera sempre più semplice e intuitiva, si potranno automatizzare e gestire a distanza moltissime azioni quotidiane (come aprire e chiudere cancelli, porte e portoni, alzare o abbassare le tapparelle, accendere e spegnere luci, regolare riscaldamento ed elettrodomestici, chiamare i soccorsi, ecc.).

Seguendo tutte queste indicazioni il risultato finale sarà una casa non solo intelligente, ma anche “sensibile” rispetto alle esigenze di autonomia e indipendenza di tutti coloro che la abitano nel presente e, soprattutto, che la abiteranno in futuro. Va sottolineato, per concludere, che le eventuali modifiche da apportare in quest’ottica al progetto di costruzione o di ristrutturazione dell’immobile non ne lederanno neppur minimamente l’estetica, poiché oramai vi sono soluzioni nel mercato sempre più eleganti e versatili, capaci di adattarsi nel design a qualunque ambiente. In ogni caso, meglio chiedere una consulenza.

Sebbene le spese da sostenere, se si tiene conto di tutto quanto detto sopra, non siano di certo “leggere”, non bisogna perdersi d’animo poiché si tratta di un investimento a lungo termine (coperto tra l’altro da agevolazioni fiscali statali) che porterà a un notevole aumento del valore dell’immobile. Basterà iniziare da ciò che si ritiene maggiormente indispensabili per poi pian piano migliorare ogni cosa. Per non parlare poi degli evidenti benefici nel miglioramento della qualità della vita di chi ha a che fare con certe forme di disabilità (più o meno gravi), per i quali non esiste decisamente un prezzo troppo alto da pagare.

D’altronde, come disse il celebre filosofo tedesco Arthur Schopenhauer: «Un vantaggio inestimabile è il possedere sin da principio tanto da poter vivere comodamente in vera indipendenza […]. Ciò significa l’esenzione e l’immunità dal tormento e dall’indigenza inerenti alla vita umana, significa cioè l’emancipazione dal chinar la testa». Solo così si può essere «uomini veramente liberi, poiché solo così si è davvero sui juris, signori del proprio tempo e delle proprie forze, e si può dire ogni mattina: “il giorno è mio”».

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